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Cronaca

“Rifiuti tossici a Cossato”

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Ci sono anche due biellesi nell’inchiesta su una maxi truffa alle Ferovie dello Stato. Si tratta di Rino Bazzani, di Cossato, e Sergio Vallivero, di Ponderano, rispettivamente presidente e amministratore delegato della società BF srl di Cossato, che si occupa di smaltimento di rifiuti inerti. Sono accusati di avere smaltito in una discarica di via per Castelletto Cervo pietrisco contenente amianto senza rispettare le norme previste per i rifiuti pericolosi, ottenendo così un illecito profitto

Ci sono anche due biellesi nell’inchiesta su una maxi truffa alle Ferovie dello Stato. Si tratta di Rino Bazzani, di Cossato, e Sergio Vallivero, di Ponderano, rispettivamente presidente e amministratore delegato della società BF srl di Cossato, che si occupa di smaltimento di rifiuti inerti. Sono accusati di avere smaltito in una discarica di via per Castelletto Cervo pietrisco contenente amianto senza rispettare le norme previste per i rifiuti pericolosi, ottenendo così un illecito profitto

L’inchiesta, svolta dalla procura di Novara e dalla Direzione distrettuale antimafia, coinvolge 24 persone e ipotizza una truffa ai danni delle Ferrovie dello stato di circa 13 milioni di euro. In sostanza, le aziende coinvolte avrebbero fatturato costi di smaltimento non  realmente sostenuti. Il pietrisco contenete amianto proveniva dalla costruzione del passante ferroviario di Torino.

Bazzani e Vallivero sono difesi dall’avv. Andrea Milani di Torino, che smentisce ogni ipotesi di reato. “Per quanto era a conoscenza dei miei clienti – dice – i rifiuti portati nel Biellese erano normali e non speciali ed erano stati ricevuti e pagati come tali”.

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