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Cronaca

Milly, un fiore di campo

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Seduto sugli scalini della chiesa in attresa dell’arrivo del feretro, il figlio Antonio. Un dolore composto il suo, ma immenso. Un fiume di abbracci e parole di conforto  da parte di molti amici e conoscenti che hanno voluto salutare per l’ultima volta Milly, cui lui ha risposto accennando un timido sorriso. Parole cariche di affetto nei confronti del ragazzo, anche quelle del parroco don Carlo Gariazzo che ha presieduto la cerimonia funebre.

Occhi lucidi, increduli e un silenzio surreale fuori dal Duomo di Biella questa mattina dove alle 10 è stato celebrato il funerale di Milaydys Mesa Solis. La donna aveva 43 anni ed è morta mercoledì all’ospedale Maggiore di Novara a seguito di un aneurisma cerebrale.

Seduto sugli scalini della chiesa in attresa dell’arrivo del feretro, il figlio Antonio. Un dolore composto il suo, ma immenso. Un fiume di abbracci e parole di conforto  da parte di molti amici e conoscenti che hanno voluto salutare per l’ultima volta Milly, cui lui ha risposto accennando un timido sorriso. Parole cariche di affetto nei confronti del ragazzo, anche quelle del parroco don Gariazzo che ha presieduto la cerimonia funebre: “Siamo qui riuniti per salutare una sorella strappata prematuramente all’affetto dei suoi cari e per stringerci a suo figlio – ha detto -. Questo è un momento di grandissimo dolore. Ci sono occasioni nelle quali è difficile trovare le parole. Questa è una di quelle. Vorremmo capire tutto della vita, del mondo e invece ci troviamo spesso di fronte al mistero che non riusciamo a spiegare. Una donna di 43 anni che muore è un fatto che  non si riesce a comprendere. Non è giusto. L’uomo è come un fiore di campo, se lo investe il vento viene spazzato via. C’è però una luce che illumina questo mistero. E’ l’amore del Signore che ci riscatta dalla morte e che rende una persona invisibile ma non assente. Non potremo più toccare Milly, nè ascoltare le sue parole ma lei sarà sempre nei nostri cuori”.

Commozione  e lacrime nella chiesa gremita di persone alla lettura da parte di un amico di un accorato ricordo al termine della funzione. “Oggi siamo tutti qui uniti nel dolore e nella tristezza per la perdita di un’amica, di una sorella e di una madre. Milly aveva tanta voglia di lottare per un futuro migliore. Era una donna forte e piena di speranza e di allegria. Di lei rimarrà indelebile il ricordo della sua determinatezza e della positività che aveva nell’affrontare la vita. E’ stata un bell’esempio per tutti noi che abbiamo avuto l’onore e la fortuna di conoscerla”.

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