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Cronaca

“Mi hanno amputato una gamba, ma sono ancora vivo”

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Il suo nome è Roberto Pavanati, 49 anni, residente a Benna ma è molto più conosciuto come “Robertone”. Nel mondo degli ultras della Pallacanestro Biella è un simbolo. Oggi “Robertone” ha bisogno d’aiuto.

«A causa di una brutta infezione alla gamba – spiega dal suo letto dell’ospedale di Biella dov’è attualmente ricoverato – nei giorni scorsi ho dovuto subire l’amputazione dell’arto destro fino all’altezza del ginocchio. Un intervento resosi assolutamente necessario, non c’era nessun’altra possibilità, purtroppo. Ne andava della vita».

Superata la delicatissima fase chirurgica, adesso per “Robertone” si aprono le porte di una lunga e non semplice fase riabilitativa: «I medici che ringrazio per la loro professionalità, così come tutto il personale infermieristico dell’ospedale di Biella, mi hanno detto che a breve verrà trasferito in un altro reparto mentre per quanto riguarda le dimissioni è ancora troppo presto per qualsiasi previsione».

Oltre alla salute, altra fonte di preoccupazione è rappresentato dalle condizioni economiche aggravate dalla circostanza che “Robertone” svolge lavoretti saltuari e quindi non può disporre di entrate certe.

Così un’altra figura storica degli Ultras della Pallacanestro Biella, Marco Lino, ha deciso di dare il via a una raccolta fondi. «Gli amici – afferma Marco Lino – non si lasciano mai soli meno che mai nel momento del bisogno, ancor meno tra gli Ultras. Quindi è nata l’idea da parte dei gruppi Vecchia Guardia e Trinker Ponzone di organizzare un’apposita raccolta fondi in occasione delle partite casalinghe della Pallacanestro. Poi attiveremo una postepay e un apposito conto bancario. Ovviamente tutte le offerte saranno rendicontate fino all’ultimo euro attraverso facebook».

Per quanti volessero aiutare Roberto Pavanati in questo difficile momento e per qualsiasi ulteriore informazione è disponibile la pagina facebook di Marco Lino con tutti i riferimenti necessari per contribuire alla raccolta.

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