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Cronaca

Dà la caccia al ladro in canotta e mutande

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Il racconto di Alberto: “Vedendomi ha detto solamente “ops” ed è scappato. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata corrergli dietro”.

Erano circa le 10.15 di giovedì quando Alberto Romagnolo, 28 anni, panettiere di Cossato in via Mercato n. 40, è stato vittima di un tentativo di furto. Stava dormendo sul divano del suo appartamento, che si trova nelle vicinanze della panetteria, dopo aver lavorato per tutta la notte.

«Pensavo fosse il postino che cercava di farsi aprire il portone del palazzo» spiega Alberto riferendosi al campanello di casa che continuava a suonare. «Ho sentito anche alcuni colpi alla porta – continua -, ma ho immaginato che fossero gli addetti alle pulizie che passavano la scopa e trafficavano con il tappetino».

Alberto non se ne preoccupa e continua a fare quello che stava facendo: godersi il riposo dei giusti. Ma, insospettito dai continui rumori sempre più frequenti, decide di alzarsi: «Mentre mi dirigevo verso la porta di ingresso, ho notato quest’uomo alto circa un metro e ottanta o più e muscoloso. Vedendomi dice solamente “Ops” e scappa. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata corrergli dietro. Sfortunatamento ero scalzo e vestito solo con una canottiera e le mutande. L’ho riconcorso per il centro di Cossato gridando a tutti i passanti di fermarlo. Nessuno è intervenuto fisicamente, qualcuno ha chiamato i carabinieri».

Il malvivente si dà così alla fuga. «L’ho rincorso fino alla fine di Via Mercato, poi ha girato a sinistra in Via Matteotti dove una Giulietta bianca, guidata da una donna, lo ha portato via».

L’uomo non si è diretto subito alla macchina che lo avrebbe salvato da quella situazione, ma si è fermato davanti all’attraversamento pedonale. «L’ho visto che si fermava davanti alle strisce – conclude Alberto -. A Quel punto la Giulietta che era ferma nel parcheggio a lisca di pesce ingrana la retromarcia e lo carica di tutta fretta».

Alberto ha, ovviamente, sporto denuncia ai carabinieri.

Mario Monteleone

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