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Cronaca

Andrea Filippone si è ucciso perchè gli hanno tolto la patente

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Andrea Filippone si è ucciso perchè gli hanno tolto la patente. Il drammatico racconto della moglie.

Suicida per la patente sospesa

E’ stato celebrato lunedì mattina nella chiesa parrocchiale di Sandigliano il funerale di Andrea Filippone, l’uomo scomparso tragicamente sabato scorso all’età di soli 38 anni.
Ad abbracciarlo un’ultima volta erano in tanti, tra parenti, amici e colleghi, quelli dell’Atap, azienda in cui Andrea lavorava da tempo come autista. La notizia della sua morte ha destato profondo cordoglio in provincia, dove era molto conosciuto.

Un gesto estremo

Andrea se n’è andato così, senza lasciare nessun messaggio, nessun addio. Un gesto estremo ancora senza risposte, soprattutto da parte dei suoi cari. L’ultima sua apparizione, venerdì scorso, a una cena di quelle che si fanno di tanto in tanto, una simpatica rimpatriata dei coscritti del 1979.
Dopo aver riso e scherzato per tutta la durata della festa, Andrea ha lasciato la compagnia intorno a mezzanotte. Facendo rientro a casa, è stato fermato da una volante della Questura di Biella. Gli agenti hanno capito che l’uomo era in stato d’ebbrezza. Una volto sottoposto all’alcol test, è emerso che in effetti il suo tasso alcolemico superava di parecchio quello consentito dalla legge. A quel punto è stato accompagnato in Questura dove gli sono stati notificati la sospensione della patente di guida e il verbale di fermo del mezzo, come previsto in questi casi.

Le parole della moglie

A raggiungerlo, dopo qualche minuto, è stata la mamma: «Mio marito – racconta la moglie Paola – non era una persona depressa, non capisco cosa possa essergli passato per la testa. Penso che il problema che ha fatto scaturire tutto sia stato la sospensione della patente. Erano le cinque del mattino circa quando mi ha telefonato. Era sconvolto, mi ha detto che la sua vita era distrutta, per via di quanto accaduto soltanto poche ore prima. Io l’ho invitato a calmarsi, gli ho detto di fermarsi da sua mamma, di dormire qualche ora e poi farsi accompagnare a casa. Per me era difficoltoso uscire a quell’ora con un bambino di 10 anni che stava dormendo».
«Mi sono svegliata intorno alle 8.30 – prosegue la donna – e ho visto che Andrea non era ancora tornato. A quel punto ho chiamato mia suocera. La sua risposta è stata che lo aveva accompagnato fin sotto casa alle 7. Mi sono subito spaventata, non sapevo dove si trovasse».
Intorno alle 11.30 il macabro ritrovamento: «Io, mio figlio Gabriele – prosegue Paola con il suo drammatico racconto -, sua zia Giorgia (sorella di Andrea) e mia mamma, lo stavamo cercando. Ci eravamo divisi. Lo hanno trovato loro in un boschetto che dista 500 metri da casa. Si era impiccato a una pianta. Mia mamma ha subito portato via nostro figlio, ma ormai aveva visto tutto».
«Alla fine siamo riusciti a ricostruire buona parte della tragedia – continua la donna -. Andrea è arrivato a casa alle 7, è entrato in garage e si è cambiato. Ha indossato degli abiti che solitamente utilizzava quando andava nell’orto. Poi si è recato nel boschetto e infine… Ci terrei solamente a precisare una cosa. Ho letto in un giornale locale che mio marito ha lasciato una lettera d’addio. Non è assolutamente vero. Non abbiamo trovato nulla di tutto ciò. Secondo noi familiari, quando ha deciso di suicidarsi, era ancora sotto l’effetto dell’alcol. Mai avrebbe fatto una cosa del genere. Era una persona tranquilla, equilibrata. Non soffriva di nessuna forma depressiva. Rideva e scherzava sempre. Qualche mese fa avevamo fatto un viaggio a Roma. E’ stata una vacanza stupenda. Non c’erano quindi problemi famigliari. Avevamo già prenotato le ferie per l’estate. Saremmo dovuti andare in Sardegna».
Come tutte la coppie, anche Andrea e Paola avevano i loro sogni nel cassetto: «A mio marito piaceva tanto il mare – conclude la donna -. Tempo fa, durante una vacanza, chiacchierando, era emersa la nostra intenzione di trasferirci in una zona di mare prima o poi. Lo avremmo fatto una volta raggiunta l’età della pensione. Ora purtroppo tutto è svanito, il mio Andrea non c’è più».

Gli amici

Sono tante le dimostrazioni d’affetto da parte dei suoi cari amici. Una di queste, scritta sul profilo di Facebook, recita: «Ehi Andrea… Sto giro arriverai di sicuro in anticipo, troppo in anticipo. E comunque diciamocelo, la 890 in salita non è mai andata un granché».
Andrea ha lasciato nel dolore la moglie Paola, il piccolo Gabriele, la mamma Dina e i suoceri Giorgio e Rosanna.

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