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Attualità

Quel numerino 6090 che per 165 anni ha contraddistinto la nostra banca biellese

Cambia il codice ABI per migliaia di risparmiatori

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Intervengo ancora sull’argomento CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA E VERCELLI – BIVERBANCA Spa, ma stavolta, soltanto per ROMANTICISMO.

Dopo aver scritto, ovviamente invano, pagine sulla ingloriosa fine della ex CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA, è giunto il momento di trattare l’ultimo capitolo della storia dell’ Istituto fondato nel 1856 da Monsignor Losana, caro tutti i Biellesi.

Dal 7 Novembre 2021 infatti scomparirà quel numerino 6090, il Codice ABI che ha contraddistinto per 165 anni la ns. ex banca. Per gli addetti ai lavori un vero e proprio “CODICE IDENTIFICATIVO”

Una comunicazione, peraltro pregevole, del tutto tecnica, che in questi giorni è stata inviata a tutti i clienti ha definitivamente chiuso un epoca e ha posto fine ad un ciclo, iniziato nel 1998, proseguito negli anni successivi, una serie di operazioni “scellerate” che non hanno fatto onore alla tradizione Biellese ed alla consolidata posizione della nostra ex Cassa di Risparmio che, personalmente nel mio piccolo, ho sempre cercato, in solitaria, prima da Dirigente poi da Amministratore Pubblico e successivamente da semplice cittadino di osteggiare e combattere, ovviamente con risultati pressoché nulli.

Dal punto di vista affettivo mi piace sottolineare che, per pura ed arguta convenienza commerciale della capogruppo Banca CR Asti, continueranno a campeggiare, almeno per qualche anno, le luminose insegne che hanno contraddistinto il ns. Istituto di Credito a far tempo dal novembre 1994, giorno della fusione tra le Casse di Biella e Vercelli. – B I V E R B A N C A

Molte persone e soprattutto molti ex colleghi, in questi giorni mi hanno trasmesso la Loro amarezza, il Loro dispiacere nel prendere coscienza che il 6090 scomparirà definitivamente e farà la stessa fine che ha fatto il 6385, Codice ABI della ex CR Vercelli, che morì all’atto della fusione con Biella nel 1994. Io quel periodo l’ho vissuto in prima persona e posso testimoniare lo stato d’animo provato degli amici Vercellesi nel perdere il Loro Codice Abi.

Non voglio in questa sede rinvangare colpe, non sarebbe ne giusto ne tantomeno elegante, e neppure voglio entrare nel merito delle logiche cha hanno indotto a prendere, oggi, tale decisione che tecnicamente capisco, ma che continuo a non condividere. Sono scelte che una persona ben più titolata di me ha definito “a questo punto obbligate” che vedranno, almeno sulla carta, la ns. Fondazione contare di più nell’ambito della nuova Banca,mi auguro che a livello Consiglio di Amministrazione la rappresentanza della parte Biellese abbia anche la forza e la grinta per incidere nelle vere scelte operative e strategiche, a partire dall’unificazione dei rispettivi contratti di lavoro, argomento di attualità.

Dall’unificazione dei contratti , spero che almeno possa trarre un vantaggio economico, il personale di parte Biellese attualmente in servizio, che attende con ansia le scelte della Capogruppo.

Sperando di non dover più tornare sull’argomento e “tifando” perché la BANCA CR ASTI,con il contributo di parte Biellese, abbia lunga e prosperosa vita, ringrazio il Direttore generale Dr. Mossino per il colloquio franco e aperto, che finalmente abbiamo avuto l’opportunità di organizzare, un incontro nel quale ho avuto modo di apprezzare la Sua curiosità personale nel voler conoscere il mio pensiero sui veri motivi per i quali la CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA, da Lui conosciuta e apprezzata durante i primi anni della Sua carriera, abbia fatto questa ingloriosa fine.

Un ulteriore depauperamento del nostro territorio, che già non brilla di luce propria.

Grazie per l’attenzione

EMILIO VAGLIO

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