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Biella

Il sindaco Claudio Corradino dà per morto il centro della città

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Riceviamo e pubblichiamo.

Che regni una certa confusione nella Giunta Corradino è da sempre evidente ma la vicenda dei supermercati, prima, e dell’attualissima partita sul centro commerciale con multisala “Le Vette”, ora, mette a nudo la mancanza di un minimo di visione sul futuro della città. Il sindaco si trova sul tema nella imbarazzante posizione di essere contestato dalla sua assessora al commercio, che comunque già di suo è responsabile di una serie di flop sul rilancio commerciale in città.

Il motivo del contendere non è legato alla sola presenza o meno di una discoteca c’è una litigiosità nella maggioranza consiliare che segue a ruota quella della Giunta, tutta spaccature e distinguo sull’operazione che si mostra in tutta la sua allegra improvvisazione. Persino il capogruppo consigliare della Lega chiede al sindaco maggior tempo per esaminare il progetto e questo, ahinoi, vuol dire che nessun approfondimento è stato fatto né in maggioranza né in Giunta. Eppure, nonostante arrivino totalmente impreparati in Commissione, impongono il “prendere o lasciare”.

Le recenti, imbarazzanti, dichiarazioni del sindaco quali: “il comune di Biella si limita a distribuire carte di identità“, “il centro cittadino è già morto” e ancora “meglio i cinema in periferia perché in centro portano solo traffico”, e infine: “in centro non ci sono parcheggi” danno il senso di impotenza e di rinuncia di Corradino davanti a un progetto nato già morto buono solo a trasformare un sito di archeologia industriale in un sito di archeologia commerciale.

E’ evidente infatti che non ci sono studi a suffragare la sostenibilità di nuove strutture commerciali e di multisala cinematografiche su un territorio che vede la popolazione residente in caduta libera. Improvvisare un turismo gastronomico e cinematografico di grande portata dalle provincie vicine verso le Vette di Biella – Gaglianico funzionerebbe, forse, ma certamente causerebbe la chiusura delle restanti attività commerciali e ricreative del nostro territorio.

Nessuna idea di rilancio per il centro, Corradino lo dà per morto e non muove un dito ma si genuflette di fronte ad evidenti e forti interessi privati peraltro ben rappresentati anche in Consiglio comunale da Livia Caldesi che, con la sua famiglia, ha importanti interessi economici finanziari nel progetto ed è evidente che il bene della Città non è tra le priorità della sorella d’Italia capogruppo consiliare. Nel giro di pochi anni infatti gli interessi della consigliera si sono spostati velocemente a “Le Vette” dalla progettazione di tipo sanitario privato del polo oncologico infantile TERA a suo tempo irrimediabilmente incagliato dopo un grande battage pubblicitario per l’impossibilità di ottenere le necessarie autorizzazioni sanitarie regionali e nazionali. Fratelli d’Italia pare essere la stampella per un Corradino che, in rotta con il proprio partito, ripete di volersi ricandidare.

Per questa mancanza di chiarezza, di visione, di analisi sull’impatto dell’economia della città, per l’ambiguità e i dubbi sulla natura dell’intrecciarsi di interessi pubblici con i privati, preannunciamo sin da ora il nostro voto contrario.

I Consiglieri comunali Pd Biella – Circolo Pd Città di Biella

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2 Commenti

1 Commento

  1. Sonia

    17 Novembre 2023 at 12:03

    DOVE ARRIVANO I POLITICI, NAZIONALI E LOCALI, TUTTO FINISCE MALE….MOLTO MALE…..MENTRE ABBELLIRE, MIGLIORARE E MANTENERE ERA POSSIBILISSIMO, MA QUESTO NON INTERESSA A QUEL GENERE DI PERSONE..

    • Ardmando

      18 Novembre 2023 at 8:35

      Quattro fronzoli e un po’ di musica in filodiffusione non servono a salvare ciò che è ben oltre ogni possibilità di salvataggio. Affitti alle stelle, mancanza di infrastrutture e servizi, disinteresse. Queste sono le ragioni della morte del contro di Biella.

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