Seguici su

Attualità

Tre fratelli riscoprono l’arte di fare cappelli

Pubblicato

il

Ci sono molti tipi di start-up. Nei mesi passati abbiamo intervistato persone che hanno scelto di intraprendere i percorsi professionali più svariati, a volte cambiando vita e direzione, altre volte mettendo a frutto in modo inedito delle conoscenze già acquisite. Il caso di oggi è ancora differente, e apre ad uno spettro che nel Biellese può trovare buon seguito: quello delle aziende che rispolverano un mestiere artigianale e ridanno lustro ad una tradizione di famiglia. È il caso del Cappellificio Borrione di Sagliano Micca, dove dal 2013 tre fratelli, sotto la guida di un padre assai ferrato in materia, hanno ripreso, innovato e reso più attuale l’arte di far cappelli.

Ci sono molti tipi di start-up. Nei mesi passati abbiamo intervistato persone che hanno scelto di intraprendere i percorsi professionali più svariati, a volte cambiando vita e direzione, altre volte mettendo a frutto in modo inedito delle conoscenze già acquisite. Il caso di oggi è ancora differente, e apre ad uno spettro che nel Biellese può trovare buon seguito: quello delle aziende che rispolverano un mestiere artigianale e ridanno lustro ad una tradizione di famiglia. È il caso del Cappellificio Borrione di Sagliano Micca, dove dal 2013 tre fratelli, sotto la guida di un padre assai ferrato in materia, hanno ripreso, innovato e reso più attuale l’arte di far cappelli.

Si chiamano Veronica, Attilio e Benedetta Borrione, hanno rispettivamente 35, 30 e 25 anni, il loro è un cognome più che noto sia in Valle Cervo, patria tradizionale dei mastro cappellai, sia in tutto il mondo del fashion d’alta gamma, alle loro spalle c’è un padre che a “coprire con eleganza e comodità la testa alla gente” ci ha passato la vita, Giorgio Borrione, figura utile ma non ingombrante, perché questa nuova avventura imprenditoriale è tutta in mano ai giovani.

«Oggi ci sono tanti modi di pensare una start-up, noi abbiamo deciso di tagliarla su misura sulle nostre competenze, questo è il mondo da cui veniamo, che conosciamo meglio e in cui siamo in grado di impegnarci tutti e tre con profitto – spiegano i fratelli Borrione – abbiamo scelto di dare nuova vita, smalto e grinta alla tradizione di famiglia, e ci sentiamo in tutta onestà di consigliare a chi è in una situazione simile alla nostra di provare a fare lo stesso. Se si lavora a dovere gli spazi per crescere e togliersi delle soddisfazioni ci sono».

E così ha fatto la famiglia Borrione, partendo dalla sinergia tra tradizione e nuove tecnologie: «Per prima cosa abbiamo trovato gli spazi adatti e insediato macchinari per la produzione che rispettano il concept artigianale tipico dell’arte cappellaia ma snelliscono alcuni processi e conferiscono al prodotto finito performance migliori». Vale a dire, si fanno sempre cappelli, come nel 1700 in Valle Cervo, ma si fanno con materiali e procedimenti che li rendono più leggeri, morbidi, sottili, ergonomici, insomma più piacevoli da indossare ed anche più belli e trendy.

«Si parte sempre dai materiali classici, come lepre, castoro, cashmere e visone – spiegano Veronica, Benedetta e Attilio – a cui andiamo ad aggiungere mano a mano delle novità, anche sul fronte del colore. Sperimentiamo e ci aggiorniamo molto, per esempio siamo stati i primi a colorare la paglia per i cappelli estivi». Cappellificio Borrione lavora come private label, ovvero producendo cappelli per aziende esterne, non aziende qualsiasi, ma grandi nomi della moda italiana e francese, ora però si vuole far conoscere anche con il proprio marchio. E lo fa aprendo un punto vendita proprio nello stabilimento di via Amendola a Sagliano, dove già da domani sarà possibile acquistare direttamente i cappelli firmati Borrione: «Ci sarà la nostra collezione prèt a pòrter, un mix di alta qualità e giusto prezzo, ma non solo, apriamo anche a personalizzazioni e capi su misura – spiegano i tre giovani imprenditori – per la gioia di chi ama i cappelli possiamo creare modelli unici, in base a taglia e scelta della cinta, del colore e della materia prima» un’opzione disponibile anche sul sito internet aziendale borrione.it.
Laura Boerio

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook