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Tra saluti romani e buon tempo da perdere

Rubrica LBCP: A conti fatti preferiremmo che in comune si battessero per questioni più concrete

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BIELLA – Ritorno alla normalità. È questa la parolina magica che echeggia per le valli biellesi e non solo in questi giorni. Finalmente la zona bianca sembra averci liberato del fardello delle restrizioni concedendoci un po’ di quella libertà tanto ambita negli ultimi mesi. Assieme alla “libertà” è arrivato anche il caldo che, per quanto sia un evento anomalo” per noi, ci ha evidentemente dato un po’ alla testa. Ed ecco che in un attimo i quotidiani locali si sono riempiti di notizie, come sempre, al limite del ridicolo.

Una su tutte ha catturato la nostra attenzione, il presunto saluto romano ad opera di un consigliere comunale di maggioranza durante una votazione in consiglio. Allora, sarebbe anche un fatto di un certo rilievo se non facesse ridere di suo perché quello che davvero fa notizia è come un altro consigliere fosse lì, pronto con lo smartphone in mano, a immortalare quel momento.

Ma cosa potrà mai essere successo quel giorno veramente?
Immaginiamo l’attimo in consiglio comunale, bisogna votare, la tensione è alta. E quando si chiede di decidere, il consigliere Vignola (accusato del fattaccio) ha un improvviso crampo al braccio che lo costringe a sollevarlo in modo anomalo, oppure conscio del momento catartico si rende conto di avere la camicia pezzata dall’eccessiva sudorazione e decide di areare l’ascella, o magari stava indicando qualcosa a un collega, “ehi guarda che bei capelli Moscarola” .. insomma, sono tanti i motivi ma quello che fa specie è come dal nulla si sia generata una polemica sterile.

Non ci è dato sapere come siano andate le cose ma una cosa è certa, in consiglio comunale hanno tutti del buon tempo da perdere. Di questa faccenda se ne sono occupati in tanti, troppi, ex ministri, parlamentari, assessoriali regionali, giornalisti, giornalai, tuttologi da bar, esperti laureati all’Università della della strada, tutti hanno detto la loro, mancano solo i tossici dei giardini e mia nonna e poi il quadro è completo.

A conti fatti preferiremmo che in comune si battessero per questioni più concrete di uno scatto rubato che dice tutto e non dice nulla se non che, come già ribadito, del buon tempo da perdere ne hanno in abbondanza, beati loro. Un saluto (a mani basse, che di sti tempi non sai mai chi ci sia dietro l’angolo a scattare foto.)

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