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Sull’eventuale obbligo del “Green pass” anche i biellesi si dividono in due opposte fazioni

Dopo la decisione della Francia, nel nostro Paese l’ipotesi sta prendendo sempre più piede

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BIELLA – Dopo la decisione della Francia, nel nostro Paese l’ipotesi sta prendendo sempre più piede 

Con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass in Francia per entrare nei ristoranti, bar, cinema e teatri, si sta pensando di applicare la stessa misura anche in Italia. Cosa ne pensano i biellesi a riguardo? «In teoria non è sbagliato- dice il signor Carlo – però credo che Macron abbia imposto questo documento per guadagnare consensi in un periodo vicino alle elezioni. Inoltre credo che in tanti non andranno nei bar e nei ristoranti e questa è una perdita che danneggerà i commercianti che hanno già sofferto durante i periodi invernali».

Dello stesso pensiero è il signor Paolo: «Sono favorevole al Green Pass, però non credo sia la soluzione giusta ai nostri problemi prendere i metodi dagli altri paesi. È una misura efficace ma costringerà molte persone a rimanere a casa e quindi, nel suo essere, non è una soluzione democratica. Per le persone che non vogliono vaccinarsi, credo che i tamponi debbano essere gratuiti». Non è della stessa opinione Piero: «Non sono d’accordo sull’obbligo vaccinale. Non è obbligatorio ma cercheranno altri modi per farcelo fare, il non essere in linea sulla stessa opinione degli esperti del settore porta la gente ad essere indecisa, allo stesso modo lo sono io. C’è troppa incertezza».

Sulla stessa onda di pensiero sono Sara e Gaia, che concordano nel dire: «Non lo trovo molto democratico, perchè il vaccino esplicitamente non è obbligatorio ma, de facto, credo che tutti dovremmo farlo perchè limiterà la nostra libertà. Inoltre credo che, nel caso venga introdotto questo documento in maniera obbligatoria, ci saranno molte proteste in tutta Italia». Aggiunge Giulia «Io personalmente non ho fatto il vaccino, quindi non sono d’accordo. Credo che sia una sperimentazione sul popolo e ci sia un’informazione parziale a riguardo. I tamponi costano troppo e se vogliono introdurre il Green Pass obbligatorio devono diventare gratuiti. Secondo me, di questo passo, in futuro saremo obbligati a comprare anche il vaccino.

Molto più incerta è l’opinione di Ivo Ramella: «Non so se è discriminante o meno, comunque mi sono vaccinato per la tranquillità della mia famiglia. Penso al caso di mia figlia, che è stata obbligata a farlo per motivi lavorativi e quindi penso che da questo lato sia sbagliato. Ne sappiamo ben poco su questo vaccino, noi che non siamo gli addetti ai lavori. Ci dobbiamo fidare, ma sarebbe un grandissimo problema se questa non fosse la verità. Io non credo che gli esperti dicano delle cose senza avere le informazioni necessarie, quindi ripeto che dobbiamo fidarci di loro, anche se non sappiamo com’è nata la pandemia. Io, personalmente, ho fatto un atto di fedele».

Molto più decisa invece è Camilla «Deve essere obbligatorio. La libertà personale non deve essere superiore al bene comune, i tamponi non dovrebbero diventare gratuiti perchè i vaccini sono già gratuiti e sono sicuri. Bisogna avere fede nella medicina e nei vaccini. La situazione è troppo grave per poter diffidare della scienza. Per quanto riguarda i sanitari, il vaccino dovrebbe essere obbligatorio per poter continuare a esercitare la professione, inoltre molti politici non hanno parlato adeguatamente dei vaccini sui propri social e molti non hanno mostrato di esserselo fatto, poichè sono in cerca di consenso».

Chiara Cordano asserisce invece: «Il vaccino non deve essere obbligatorio, non ho ancora fatto il vaccino e non lo farò anche con il Green Pass. Se il vaccino diventerà obbligatorio, allora, prima di farlo fare ai miei figli, devo fargli fare degli esami». Diversa è invece l’opinione di Carmen Mina: «Va benissimo introdurre la vaccinazione obbligatoria. Lo stato dovrebbe mettere il Green Pass, quindi sono assolutamente favorevole».

Giuseppe Maffucci, della tabaccheria di via Italia, dice: «Le persone di una certa età sono quelle che devono essere vaccinate obbligatoriamente. Personalmente il vaccino non mi ha cambiato la vita, garantisco la mia immunità e quella del prossimo. So di qualche altro commerciante che è molto titubante a riguardo». Salvatore Tedesco invece dichiara: «Sono contrario a questo green pass vaccinale perchè limita la libertà di tutti e quindi, secondo il mio parere, siamo davanti ad una vera e propria dittatura sanitaria che in nome del bene collettivo toglie la libertà singola delle persone».

E’ di un altra opinione invece il giornalista Pier Carlo Leone: «La scienza è la scienza. Credo che il vaccino sia veramente importante, non si risolve subito il problema ma nel lungo andare la situazione migliorerà».

Davide Velcani
Giuseppe Parodi

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