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Una situazione insostenibile su quella panchina

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Una situazione insostenibile su quella panchina

Lo sfogo di Maurizio Repetto

«Non ce l’ho con queste persone, ma la situazione ormai è insostenibile». A parlare è Maurizio Repetto, titolare di “Arcimboldo, armonie della natura”, in via Cesare Battisti. La panchina di fronte al suo negozio è divenuta dimora abituale di senzatetto e frequentatori del dormitorio, con comprensibili ripercussioni sulla sua attività professionale.
«Tutto è iniziato a luglio – ricorda -. Alcuni di loro dormivano e facevano i bisogni qui davanti, la gente si lamentava. Poi, con l’arrivo del freddo, erano andati via. Di recente, però, la panchina si è trasformata di nuovo in un letto di fortuna. Un uomo ci dorme ormai da un paio di mesi. Di solito arriva verso le 18, stende le coperte, e passa la notte lì. Lui non fa male a una mosca, è un povero disgraziato. Ogni tanto ne arrivano altri. Capita anche che alcuni di loro litighino per il posto e si mettano le mani addosso».

Se da un lato il commerciante si sente umanamente vicino a questa persona, che oltretutto ha dormito all’addiaccio anche quando faceva freddo, dall’altro non può ignorare le inevitabili conseguenze che tutto ciò ha sul suo lavoro. «Una volta un uomo è svenuto qui davanti – continua -, ho dovuto chiedere l’intervento di un’ambulanza. Mi è stato spiegato che spesso si ubriaca, sta male e chiama il 118. Almeno ha poi un posto per dormire qualche ora al caldo. Un’altra volta mi si è presentato in negozio un tizio sanguinante… Le mie clienti sono soprattutto donne e spesso gli ultimi trattamenti finiscono quando è già calato il sole: le accompagno io alla macchina perché uscire da sole le intimorisce».


Repetto segnala la situazione della via e più in generale della zona ormai da settimane, pubblicando fotografie su Facebook e rivolgendosi all’amministrazione: «Ho provato a parlare con il sindaco – spiega -, una settimana fa ho lasciato un messaggio alla sua segretaria. Ora aspetto e spero di essere ricontattato. Anche perché di recente è stato addirittura rimosso il cestino dell’immondizia, così adesso a terra c’è di tutto».
Lo sfogo del commerciante non è diretto contro queste persone, un aspetto che ci tiene a ribadire: «E’ una lotta tra poveri, non ha senso prendersela con loro. A me dispiace, capita che gli dia qualcosa da mangiare, ma non posso fare più di tanto, a fine mese devo comunque pagare le spese e questa situazione non aiuta. Avere persone che bivaccano e fanno i bisogni davanti al negozio di sicuro non stimola i clienti a venire qui. Già è dura così, se non si risolve il problema, qui non viene più nessuno».
«Non mi interessa mandarli via o togliere loro anche la panchina – conclude -, ma credo che debbano essere aiutati nei luoghi deputati a farlo».

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