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Per un pugno di euro

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BIELLA – Sto varcando la soglia dei miei 50 più iva tutti vissuti in terra biellese e quasi trenta da oste in Biella e mai avrei immaginato un invito a tenere una rubrica tutta mia su questo bisettimanale locale che ringrazio. Accetto di buon grado l’invito del direttore cosciente di non puntare all’ambito premio giornalistico Pulitzer (perlomeno non subito), ma vorrei cercare di aprire con i lettori qualche finestra sulle alte mura del glorioso passato laniero e riflettere con voi del presente per tentare di far breccia su quel muro ombelicale tutto biellese, narrando anche di aneddoti, amori, tradimenti, cucina, politica locale, storie biellesi insomma, stando attento a star giù dalla cattedra insieme a chi avrà piacere a leggermi.


‘Polenta e cervo’ è il battesimo della mia rubrica. Un omaggio a una insegna storica e immobile da decenni di un collega ristoratore di Cossila che fa di me sintesi specchiandomi in diverse declinazioni del mio mestiere.
Ma è il cinema in città il mio primo capitolo in rubrica.
Ho letto combattuto tra invidia e piacere di una programmazione cinematografica estiva 2020 al centro commerciale gli Orsi sulla Trossi. E’ un cartellone adatto a tutti, famiglie e piccini, con titoli di cassetta e sempreverdi.
Non si contano le volte che proposi invano alle ultime due amministrazioni comunali di riprendere in mano una programmazione di cinema estivo abbandonato da vent’anni che ebbe ottimi riscontri fino agli inizi degli anni ’90, quando infine calò il sipario sul maxischermo del chiostro di San Sebastiano e tutto per un pugno di euro da non spendersi più.
Chi, come me, ha memoria di quelle estati serba un ottimo ricordo delle proiezioni estive, a mio giudizio non solo un momento di aggregazione per grandi e piccini, tra l’altro con biglietti a prezzi politici ma, a crederci da parte delle amministrazioni comunali precedenti e attuali, a tenere alzati gli schermi poteva diventare un appuntamento fisso per la città con più piazze coinvolte nelle proiezioni libere su maxischermo come su facciata e penso alla piazze Duomo, Falcone come pure a Chiavazza e al Piazzo, facendoci promotori in tempi non sospetti e ben prima dei Torino o Roma film festival di rassegne che potevano caratterizzare la creatività della nostra città con un appuntamento estivo fisso e di grande richiamo.
Nulla nasce per caso o per investitura divina, ma siamo noi donne e uomini i promotori dei nostri destini. Dal festival di Cannes al Giffoni film festival per ragazzi, avranno certamente avuto chi ha gettato il seme e lo ha coltivato credendoci e facendo sintesi tra pubblico e privato. Abbiamo tutt’ora a Biella validi imprenditori del settore, molti appassionati ed esperti di cinema da coinvolgere, una nuova amministrazione comunale in carica, ma il problema vero e più grave e che a Biella sembriamo rassegnati alla rassegnazione, non seminiamo più nulla di sempreverde, non sognamo più, non abbiamo più il piacere di vedere crescere la città e quindi noi stessi.
Il cinema estivo poteva essere una delle idee fra le tante ma che nessuno in città mai esterna e invito comunque questa amministrazione comunale a farsi attori protagonisti, se non lo ha già fatto, a pensarci rialzando il sipario e dimostrare alla città che sanno vedere il futuro di Biella in proiezione e con un lieto fine per tutti.

Benito Possemato


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