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La Biellese torna a casa

Il “derby della lana” contro il Borgosesia di domenica 9 marzo si giocherà al “Pozzo-Lamarmora”

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La Biellese torna a casa. In occasione del “Derby della Lana” contro il Borgosesia di domenica 9 marzo la formazione bianconera tornerà a calcare l’erba naturale dello stadio “Pozzo-Lamarmora”. Fondamentale è stata la disponibilità della Juventus, che ha un’esclusiva sull’impianto di viale Macallé per la stagione 2024/25.

La Biellese torna a casa

«Quel giorno sarà l’occasione, per tutti i biellesi, di ritrovarsi allo stadio – le parole del sindaco Marzio Olivero -. Vogliamo inaugurare una stagione nuova per quanto riguarda lo sport e l’amministrazione. Siamo convinti dell’importanza di tutte le discipline per la crescita dei ragazzi, calcio compreso. Abbiamo la fortuna di poter contare su una serie di strutture di livello, che sono state recuperate e modernizzate: impianti che molti ci invidiano. Inoltre ci sono ottime società con cui dialogare e collaborare, le quali possono dare lustro alla nostra città, dandole una mano a farla crescere».

«Abbiamo tutti la Biellese nel cuore, una realtà storica – ha dichiarato il presidente bianconero Alessandro Blotto -. Il nostro obiettivo è togliere un po’ di polvere dai cuori bianconeri. Le risposte sono state importanti, grazie al lavoro di squadra: ognuno di noi è legato in qualche modo a questi colori. Ringrazio il Comune: speriamo che la partita del 9 marzo sia solo l’inizio di un percorso di crescita. Tornare in quello stadio, dove trent’anni fa facevo il raccattapalle, sarà un’emozione. Le strutture fanno crescere noi, il nostro settore giovanile ma anche tutto il territorio. Vogliamo riportare la Biellese ai biellesi, un obiettivo condiviso».

“Momento magico”

«La percezione è che l’aria sia cambiata, dopo anni non facili e grazie alle persone del nostro territorio – ha aggiunto mister Luca Prina -. Con i nostri pregi e i nostri limiti, siamo tutti di Biella: abbiamo la forte intenzione di dimostrare attraverso lo sport che la nostra città ha contenuti e valori. Il mio sogno è far capire che abbiamo la possibilità e la capacità di andare oltre, con lucida follia. Credo sia il momento giusto, c’è un incastro magico. Vogliamo valorizzare i ragazzi del territorio, fare capire loro che non dovranno più fare chilometri per cercare opportunità nel calcio, perché gliele possiamo offrire noi. Devono innamorarsi di questi colori. Credo che ci aspettano anni in cui, nel nostro piccolo, potremo dare qualche gioia alla città».
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