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Il Mercante ha terminato le pubblicazioni dopo 35 anni

Parla Carlo Fadda

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Il Mercante
Foto d'archivio

«Gentili Clienti, con il numero in edicola il 21 dicembre Il Mercante termina le pubblicazioni definitivamente. Grazie a tutti gli inserzionisti ed i lettori che ci hanno accompagnato in questo viaggio».

Poche semplici parole pubblicate sulla pagina Facebook del più famoso settimanale gratuito di annunci di Biella per dire che dopo 35 anni la sua pubblicazione verrà sospesa. A ripercorrere questa lunga storia è l’ideatore, nonché, proprietario delle testata Carlo Fadda che tra un ricordo e l’altro non si perde d’animo e punta già a nuove iniziative.

«Una sera di ormai 35 anni fa mi trovavo a Milano con mio fratello – racconta Carlo Fadda – che, all’epoca lavorava al Giornale e si occupava di sport, quando passando davanti ad un’edicola mi ha indicato una pila di giornali, si trattava di “Seconda Mano” il primo periodico di annunci gratuiti in Italia. Devo ammettere che non lo conoscevo, ma in quel momento ho pensato che fosse un’ottima trovata».

«Tornato a casa – prosegue Fadda – ho scoperto che le uniche pubblicazioni a Biella di questo tipo provenivano da altre province. Ho fatto un’indagine di mercato per capire cosa “poteva mancare” e cosa “poteva servire” e poi con l’incoscienza dei vent’anni ho deciso di provarci. E così il 15 ottobre del 1987 è uscito il primo numero de “Il Mercante”. Sempre pensando agli inizi mi ricordo che facemmo un “investimento” folle per questo progetto, comprammo un computer Mac e una stampante laser, all’avanguardia per l’epoca, e decidemmo di occuparci noi dell’impaginazione elettronica delle pagine così da poter risparmiare sui costi di stampa. Al quel tempo i giornali locali non la utilizzavano ancora. Fu una scelta vincente e i numeri ce lo hanno dimostrato».

«Inizialmente, infatti, uscivamo ogni quindici giorni, – conclude Fadda – ma dopo nemmeno un anno abbiamo deciso di diventare un settimanale e così è stato fino a dicembre del 2022. Siamo arrivati a anche a 5.000 copie di tiratura. Il giornale veniva distribuito anche fuori provincia, nel Canavese, Vercellese e Novarese. Però adesso i tempi sono cambiati, i costi sono gravitati, quelli della carta in particolar modo, ovviamente rispetto a quei tempi il numero di copie è diminuito ma anche il lettori lo sono. Abbiamo un pubblico di affezionati ma adesso le persone, soprattutto i giovani, preferiscono navigare in internet, consultare lì gli annunci.

«Così ho pensato che era venuto il momento di concentrare le energie su gli altri due progetti che ho già messo in campo. Uno riguarda le tovagliette di carta con sopra le pubblicità dei nostri inserzionisti. Attualmente sono presenti in oltre 150 bar della provincia. L’altro, relativamente più recente, concerne il network di monitor pubblicitari. L’idea di base è molto semplice, si tratta di monitor pubblicitari Digital Colors installati in luoghi molto frequentati in cui la gente sosta per un certo tempo, come locali pubblici, negozi e sale d’attesa. I monitor, collocati in posti strategici, proiettano vari spot a ciclo continuo ogni 15 minuti circa. Sono più di una trentina quelli posizionati da noi nei vari locali biellesi. Insomma penso che sarò impegnato ancora per qualche anno».
mfp

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