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Il dono delle mamme di “Scaldacuore” per i neonati dell’ospedale di Biella – FOTOGALLERY

Nuovi corredini per le culle

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Ieri mattina la Sala giochi del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Biella ha ospitato la cerimonia di donazione di nuovi corredini per le culle della Neonatologia, realizzati dalle volontarie del Progetto Scaldacuore.

Si tratta di un progetto di umanizzazione dedicato alla Neonatologia, promosso dal consigliere regionale, Michele Mosca, e coordinato dall’Unione Industriale Biellese, a cui hanno aderito i lanifici Botto Giuseppe e Piacenza 1733.

Tra i presenti anche Pier Francesco Corcione, Direttore Generale dell’Unione Industriale Biellese e Fabrizio Spina, in rappresentanza del Lanificio Botto Giuseppe.

Per l’ASLBI sono intervenuti, Mario Sanò, Direttore Generale, Eva Anselmo, Direttore Sanitario, Paolo Garavana, Direttore Amministrativo, il Prof. Paolo Manzoni, Direttore della Struttura Complessa a Direzione Universitaria (SCDU) Pediatria e del Dipartimento Materno Infantile, Anna Perona, Responsabile Neonatologia, Antonella Croso, Direttore della Direzione delle Professioni Sanitarie, Gabriella Pacella, Direzione delle Professioni Sanitarie, Anila Simaku, Coordinatrice infermieristica della Pediatria.

Paola Parazzoli, la presidente, insieme a Silvia ed Elena, in rappresentanza del gruppo di Scaldacuore, hanno consegnato in tutto 180 lenzuolini e copertine per le 25 culle della Neonatologia di Biella.

Progetto Scaldacuore nasce in provincia di Cuneo quattro anni fa grazie all’iniziativa di Paola Parazzoli, mamma di quattro figli, che in occasione della consegna della donazione alla Neonatologia di Biella ha raccontato come la loro attività si basi sul coinvolgimento attivo e sulla passione di tantissime volontarie in tutta Italia. Una rete nata sui social network, che lì ancora si alimenta e continua a crescere.

Sono proprio loro a tagliare le pezze, cucirle e ricamarle per realizzare i lenzuolini, così come sono loro a lavorare a maglia e all’uncinetto la lana per le copertine. Oltre ai corredini, le volontarie in rappresentanza dell’Associazione hanno consegnato un riconoscimento alle realtà che hanno aderito all’iniziativa, in particolare ai due lanifici biellesi Botto Giuseppe e Piacenza 1733.

«Anni fa ho vissuto come mamma l’esperienza della prematurità in occasione della nascita di tre miei bambini, in particolare del più piccolo Federico. Ho imparato dalla vita che quando hai male, la cosa migliore che puoi fare è fare del bene», racconta Paola Parazzoli. «Ho sperimentato in prima persona l’importanza di una copertina in cui avvolgere un neonato talmente piccolo che non sapresti altrimenti come stringerlo a te. Chiesi allora all’Ospedale in cui ho partorito se avessero necessità di copertine simili per i bimbi. A quel punto scrissi un post su Facebook: cominciarono ad arrivare copertine da ogni dove».

«Quello di Biella è il quinto ospedale nella classifica piemontese e in questi mesi sta lavorando per conseguire progetti importanti per la sanità di questo territorio. – Michele Mosca, consigliere regionale – Questa iniziativa è nata grazie all’idea di un esponente del Cuneese che ha proposto di coinvolgere Biella, in quanto patria della Lana, chiedendo di mettere a disposizione di Scaldacuore materie prime delle aziende del territorio. Ringrazio Paola Parazzoli e tutte le volontarie, i lanifici Botto Giuseppe e Piacenza 1733 e Unione Industriale Biellese, che si è resa parte attiva consentendo di donare all’associazione lane e tessuti che saranno destinate alle terapie intensive neonatali di ospedali italiani».

Pier Francesco Corcione, Direttore Generale Unione Industriale Biellese, ha affermato: «Iniziative come queste sono importanti perché rappresentano un aiuto concreto, un supporto prezioso in momenti delicati della vita delle persone che, in ospedale, si trovano ad affrontare situazioni di fragilità. Poter contare su un gesto che “scalda il cuore”, appunto, è un esempio concreto delle azioni che, grazie al supporto di aziende da sempre vicine al territorio come Botto Giuseppe e Piacenza, è possibile realizzare».

«Progetti volti al benessere della mamma e del bambino sono particolarmente importanti in questo momento e l’Area Materno Infantile è centrale nella strategia dell’ASL di Biella. – ha così commentato il Direttore Generale ASLBI, Mario Sanò – Anche in questo caso, emerge la capacità del Biellese di fare rete e di portare avanti una sinergia che ha consentito la collaborazione tra realtà provinciali diverse del Piemonte. Ringrazio pertanto il Consigliere Mosca, le volontarie del Progetto Scaldacuore e tutti coloro che hanno dato vita a questa iniziativa a favore dei più piccoli».

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