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Grande siccità, è massima l’allerta per gli incendi

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Insieme ai giorni senza pioggia aumentano anche i pericoli per i nostri boschi. Da ieri è attivo il decreto che vieta attività potenzialmente pericolose in tutte le zone boschive della regione. Essendo la vegetazione particolarmente secca e non essendo previste precipitazioni in questi giorni, basta una disattenzione per scatenare conseguenze imprevedibili.

Insieme ai giorni senza pioggia aumentano anche i pericoli per i nostri boschi. Da ieri è attivo il decreto che vieta attività potenzialmente pericolose in tutte le zone boschive della regione. Essendo la vegetazione particolarmente secca e non essendo previste precipitazioni in questi giorni, basta una disattenzione per scatenare conseguenze imprevedibili.
«E’ vietato – ribadisce Rodolfo Gilardi, responsabile biellese del Corpo Antincendi Boschivi del Piemonte – accendere qualsiasi tipo di fuoco in zone boschive, ma non solo: niente petardi e nemmeno motoseghe. Insomma, bisogna evitare tutti quei comportamenti e quegli oggetti dai quali possono scaturire delle scintille».
Ovviamente il discorso vale anche per i mozziconi di sigaretta.
Per “incentivare” i cittadini a stare attenti, le sanzioni in caso di inadempienza saranno raddoppiate: «Si rischia – conferma Gilardi – di dover sborsare fino a 2mila euro se non si tiene il comportamento corretto. Senza contare la denuncia».
Fortunatamente, dopo l’autunno e l’inverno orribili dello scorso anni, in queste ulòtime settimane del 2016 non si sono registrati grossi incendi. Sono ancora nella mente dei volontari, infatti, i grandi roghi che hanno devastato la Val Sessera per giorni. In ogni caso l’Aib e il Corpo Forestale dello Stato sono in allerta.
«Qualora vediate del fumo in zone boschive – conclude Gilardi – non esitate a comporre il 1515, il numero della Forestale. Non bisogna mai pensare “qualcuno avrà già chiamato”. E’ meglio ricevere dieci telefonate piuttosto che nessuna».

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