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Covid, per i no vax rischio terapia intensiva dieci volte più alto

Sono 16.541 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid.

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Sono 16.541 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione Piemonte che oggi hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 1519 è stata somministrata la prima dose, a 5172 la seconda, a 9.850 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 9.482.647 dosi, di cui 3.248.571 come seconde e 2.649.236 come terze.

Percentuali di contagio cinque volte più alte tra coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale

Nell’ultima settimana dal 5 – 11 febbraio, che in questa quarta ondata dalle stime degli epidemiologi della Regione Piemonte vede il progredire della fase discendente della curva del contagio, i casi positivi sono stati lo 0.5% tra gli oltre 3,6 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi.

Una percentuale cinque volte più alta pari al 2.4% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (580 mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).

Covid Piemonte: per i non vaccinati rischio 10 volte più alto di terapia intensiva

I ricoveri in terapia intensiva sono stati 10.5 su 100 mila tra i non vaccinati e 1.1 su 100 mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi.

La mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 15.0 su 100 mila tra i non vaccinati over40 contro 2.1 su 100 mila tra quelli vaccinati o guariti.

Per i no vax over 40, il rischio di mortalità è 7 volte maggiore

Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 10 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 7 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del Covid.

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