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Continua la farsa dell’aeroporto

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Gli 80mila euro recentemente versati dalla Regione per l’aeroporto di Cerrione saranno gli ultimi. Anche Sergio Chiamparino ha deciso di chiudere i rubinetti e di smettere di investire sullo scalo biellese, la cui situazione diventa sempre più difficile.

Gli 80mila euro recentemente versati dalla Regione per l’aeroporto di Cerrione saranno gli ultimi. Anche Sergio Chiamparino ha deciso di chiudere i rubinetti e di smettere di investire sullo scalo biellese, la cui situazione diventa sempre più difficile.

Nato per diventare un’alternativa ad Orio al Serio, negli anni ha più volte tentato di decollare, sempre con scarsi risultati. A volare sono stati soprattutto i costi, spese e perdite che, in tempi di magra come quelli attuali, diventano sempre meno sostenibili.

Il presidente Pier Marco Ferraresi, però, non molla. Nel corso dell’assemblea di martedì ha comunicato quanto deciso dalla Regione e chiesto nuovamente ai soci impegno e chiarezza per far fronte a questa ulteriore tegola. In caso contrario se ne andrà

Oltre a “sostituire” la Regione”, anche quest’anno bisognerà infatti far fronte al passivo, per un deficit di cassa di circa 250mila euro. Soldi che vanno ad aggiungersi ai milioni di euro già investiti nel tempo.

L’ipotesi di una chiusura dello scalo, più volte ventilata e chiesta da più parti, sarebbe comunque dispendiosa. I soci, infatti, dovrebbero accollarsi circa un milione di euro tra mutuo e denaro dovuto ai fornitori, oltre ai costi legati ad un eventuale liquidazione.

Nei mesi scorsi l’idea di portare a Cerrione la base dell’elisoccorso del 118 aveva fatto nuovamente sperare chi ancora crede nel progetto. Le possibilità di un trasferimento da Borgosesia, tuttavia, sembrano essere molto basse.

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