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Biella, gara di solidarietà per l’uomo sfrattato e senza lavoro, ricevuti 2.000 euro e una proroga per pagare

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BIELLA – «Il problema non è ancora risolto. Però mi è stata data una mano importante. Devo quindi ringraziare tanti biellesi che hanno ascoltato la mia richiesta di aiuto…». Alessandro Ivan Botta la scorsa settimana aveva fatto un appello pubblico, via social, perché non è in grado di pagare le spese condominiali rimaste arretrate da qualche tempo.
«Un gesto forte, plateale, di cui non c’è da vergognarsi – spiega ancora l’uomo, 57 anni, residente in via Asmara a Biella -. Perché non è bello ammettere in pubblico le proprie debolezze, soprattutto finanziarie. Purtroppo ero davvero in una situazione grave. Ora invece posso guardare al futuro con un minimo di speranza».
Proviamo a fare i conti e il punto della situazione. «Ho ricevuto circa 2 mila euro, da diverse persone – spiega Botta, conosciuto in città e dintorni sia per la sua passione per la montagna sia per l’impegno da volontario in Croce Rossa -. Qualcuno ha versato la cifra sul mio conto corrente, mentre altri me li hanno dati di persona o addirittura mi hanno infilato una busta con del contante sotto la porta di casa o nella buca delle lettere. Inoltre la famiglia Delmastro mi ha assistito sul piano legale, riuscendo a ottenere una proroga dei pagamenti rispetto alla data della scorsa settimana, dal giudice. Ci sarà quindi un altro incontro il 25 novembre prossimo, nel quale spero venga accolta la mia richiesta di dilazionare i pagamenti arretrati. E’ mia intenzione pagare, anche se avendo grosse difficoltà finanziarie non sarà facile in tempi brevi. In questo senso la gara di solidarietà ha funzionato. Qualcuno mi ha anche offerto dei lavoretti: sistemare la cantina, tinteggiare delle pareti e altre casette così. Ovviamente mi sono reso disponibile. Non ho vergogna».
Nella gara di solidarietà delle scorse settimane, diverse personalità politiche hanno aiutato Alessandro Ivan Botta, che spiega: «Sì è vero. L’onorevole Cristina Patelli, l’ex sindaco Vittorio Barazzotto, Guido Dellarovere e appunto la famiglia Delmastro, che ringrazio e molto. Che dire? In diversi casi si tratta di personalità di spicco del centrodestra politico locale, persone collocate all’opposto rispetto alla mia parte politica. E con cui, spesso, sui social, sono entrato in conflitto dialettico. Ma sono un democratico e quindi rispetto le idee del prossimo. Certo devo ammettere che in questa circostanza la destra mi ha battuto con una serie di bei gesti… Sono un alpinista sportivo. So perdere».
Alessandro Iva Botta era salito agli onori della cronaca, l’anno scorso, quando aveva aiutato Francesca Delmastro, anche sindaco di Rosazza, che si era infortunata a una gamba mentre stava salendo al Rifugio della Vecchia, trovandosi in serie difficoltà.

Paolo La Bua

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