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Biella campione di tutorial in figuracce

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BIELLA – Noi siamo fatti così, un momento piccolo paesino laniero (un tempo) noto per mobilifici e baciamano e il momento dopo su tutti i giornali per un tutorial di dubbio gusto, in un giorno molto particolare dell’anno.
Siamo ben consapevoli che la “nostra” valletta sia stata solo una pedina in un mondo più vasto ma esiste comunque e sempre la libertà di scelta, la volontà di dire “no grazie”. Essere combattuti tra il fare la cosa giusta e avere 5 minuti di notorietà che magari portano a qualcosa di più grande non deve essere facile, in un ambiente come quello dello spettacolo, dove tutti sono pronti a mangiarti vivo per avere un mignolo delle possibilità che hai avuto tu.
Non staremo qui a difendere o lapidare ciò che è accaduto, penso che ci abbia già pensato il web, con tutta la cattiveria che sa esprimere in questi casi, andando, come sempre oltre la decenza, diventando a sua volta giudice, giuria e carnefice.
Quello che rattrista in tutta questa faccenda, non è la “scenetta” in sè.

Che forse in un contesto diverso, in giorno diverso, in un mondo diverso, avrebbe fatto “forse” sorride o quanto meno non storcere il naso, in tutto ciò sono stati gli attacchi, gli insulti, le mortificazioni di altre donne nei confronti della nostra valletta, una sorta di girone dantesco imbarazzante come pochi.
Biella non si è risparmiata neanche in questo, colpevolizzando il personaggio e non il gesto in se, è anche vero che una decisione più accorta avrebbe risparmiato a tutti questo ennesimo scivolone ma ciò non giustifica l’accanimento verso chi, ingenuamente o no, ha cercato solo di fare ciò per cui è pagato.
Per concludere, cosa ci insegna questo ennesimo episodio? Semplice, un bel niente, perché se questi episodi ci insegnassero davvero qualcosa, non saremmo qui a scrivere, ogni volta, dell’ennesima figuraccia Made in Biella ma noi siamo campioni in questo e senza neanche un tutorial sulla Rai.

La Biella che piaceVa

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