Attualità
“A noi studenti sembra che la sofferenza che stiamo provando non venga assolutamente riconosciuta”
Riceviamo e pubblichiamo una email giunta in redazione e scritta da una maturanda che si rivolge a noi per chiedere che venga ascoltata anche la voce degli studenti, soprattutto sui temi che li riguardano direttamente.
“Salve,
sono una studentessa che frequenta l’ultimo anno di superiori e scrivo a nome di tutti quei ragazzi, che come me, quest’anno, dovranno affrontare gli esami di Stato. Spero tanto che stia bene e mi stringo a lei per poter vincere questa battaglia.
Scrivo a lei, trovandomi ormai stremata di fronte alla situazione che ci troviamo attorno giorno dopo giorno; nonostante tutta l’Italia si sia unita, dimostrando umanità e unione, stando accanto a tutti coloro che hanno perso i loro cari, a noi studenti sembra che la sofferenza che stiamo provando non venga assolutamente riconosciuta… Il dolore psicologico a cui veniamo sottoposti tutti i giorni sembra non avere mai fine, alla perdita del lavoro dei nostri genitori, alla costante paura di ammalarsi, noi studenti veniamo sottoposti a continue verifiche e interrogazioni per l’occorrenza di voti e costretti a studiare il materiale senza alcun supporto dei professori…quando la Ministra dell’istruzione parlava di “buon senso” da parte degli insegnati nell’assegnare i compiti da svolgere a casa, non credo parlasse di questo.
Inoltre, noi maturandi nutriamo una forte preoccupazione a causa dell’esame di stato, abbiamo il terrore di fare questo passo, e purtroppo è una paura costante che viene intensificata dalle parole della Ministra.
Sappiamo l’impegno che ci sta mettendo nel cercare di rendere la didattica a distanza accessibile a tutti, tuttavia sembra farlo senza tener conto della situazione attuale.
Siamo tutti consapevoli che sicuramente questa non sia la problematica più importante di cui parlare, ma la situazione sta diventando ingestibile, si tratta del futuro di milioni di studenti, e abbiamo il diritto di sapere che cosa ne sarà di noi.
La DAD nonostante sia una delle soluzioni migliori, è ancora da perfezionare e purtroppo non tutti dispongono di una connessione a internet, di un dispositivo tecnologico adeguato.
In Olanda, Inghilterra, Francia, Svezia, India, Danimarca e Canada, hanno preso la decisione di sospendere gli esami dando una risposta chiara a tutti gli studenti. E noi? Per quanto ancora dovremo essere sottoposti a questo calvario?
Noi chiediamo che l’esame venga abolito e per rendere il diploma valido, che venissimo giudicati in base alla media dei voti. Chiediamo aiuto, chiediamo che questo fatto venga messo alla luce e che venga data voce a noi studenti. Speriamo nella vostra collaborazione.”
Vi ringraziamo in anticipo.
Immagine di repertorio
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook