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A Biella altri 25 immigrati

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Arrivati giovedì sera a Biella venticinque immigrati. Si tratta di ventiquattro persone provenienti dall’Eritrea e una proveniente dal Sudan.

Arrivati giovedì sera a Biella venticinque immigrati. Si tratta di ventiquattro persone provenienti dall’Eritrea e una proveniente dal Sudan.

«Le strutture che si preoccuperanno di accogliere queste persone – afferma Davide Garra, il sostituto Prefetto di Biella – sono le solite. Si parla di San Giovanni d’Andorno, Occhieppo Superiore e Pettinengo. Queste strutture non sono improvvisate. Sono state scelte in seguito a dei sopralluoghi con gli organi competenti, che ne hanno certificato l’idoneità ed il numero di persone che possono ospitare al loro interno. Le persone arrivate ieri (giovedì sera per chi legge) sono l’onda lunga di ciò che capita nel Mediterraneo. Non c’è una vera e propria cadenza fissa, per quanto riguarda la frequenza degli arrivi, ma l’affluenza varia in base ai mesi dell’anno».

Per affrontare la problematica degli immigrati, a inizio anno, è stato predisposto un piano nazionale: «C’è una convenzione – continua Davide Garra -, sulla base del Ministero dell’Interno, che coinvolge le Prefetture e i gestori delle strutture per creare insieme un percorso di accoglienza e formazione delle persone che hanno deciso di venire in Italia. Ogni Prefettura della penisola coinvolge una serie di soggetti che spazia dagli operatori ai sindaci. Anche la comunità ha un ruolo importante per accettare ed integrare queste persone. L’impegno e il buon senso di tutti sono indispensabili per affrontare nel migliore dei modi questi arrivi».

Sono molte le tensioni che animano la problematica dell’immigrazione, soprattutto in un periodo di crisi come questo in cui alcuni si sentono derubati del lavoro da parte di queste persone. «Il Biellese – conclude Davide Garra – sta reagendo positivamente. Sono molte le persone che si dedicano all’accoglienza e bisogna continuare a lavorare tutti insieme».

Mario Monteleone

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