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Veroli, il caos regna sovrano. L’unica certezza è il coach

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Quale squadra scenderà in campo con la canotta di Veroli? L’accordo con la Stella Azzurra – un’autentica corazzata in ambito italiano per quanto riguarda i settori giovanili – è scaduto e dunque i giovani da mandare in campo sono tutti da verificare.

Quale squadra scenderà in campo con la canotta di Veroli? L’accordo con la Stella Azzurra – un’autentica corazzata in ambito italiano per quanto riguarda i settori giovanili – è scaduto e dunque i giovani da mandare in campo sono tutti da verificare. Proprio la Stella Azzurra aveva salvato in estate la compagine frusinate, con la mediazione dell’ex presidente di Roseto e patron della Fortitudo Bologna Michele Martinelli. Problemi burocratici vecchi e nuovi non hanno mai lasciato in pace il club ciociaro (ci sarebbero ancora da saldare pendenze risalenti addirittura a due stagioni or sono, i rossoblù Infante e Berti ne sanno qualcosa…, ndr).

Intanto però Alex Legion se ne è già andato da qualche tempo, sbarcando a Trapani, l’ala forte Matthew Shaw (da Chieti) ha giocato l’ultima gara contro Torino, ma non è dato sapere cosa farà nell’immediato futuro. E lo stesso ragionamento vale per l’ex Manital Kuba Wojciechowski. Anche perché il rinvio a giovedì 8 gennaio della gara di domenica scorsa a Forlì – su richiesta della stessa società romana, impegnata nell’Adidas Next Generation Tournament – ha spiazzato tutto l’ambiente laziale. Anche coach Germano D’Arcangeli ha lasciato, con la squadra all’ultimo posto della classifica e appena due vittorie in tredici partite disputate.

A tirare la cosiddetta “carretta” potrebbero dunque essere i soli Alessandro Grande, guardia del 1994 proveniente dalla Tezenis Verona, e soprattutto Andrea La Torre, playmaker classe 1997 di 202 centimetri e prospetto di notevole interesse del basket italiano. La sua permanenza però è legata pure alle intenzioni della Stella Azzurra. Tre gli innesti, ad oggi: in prestito dalla Grissin Bon Reggio Emilia dove non ha mai trovato spazio ecco il play classe 1990 Francesco Veccia, che dovrebbe essere il cambio dello stesso Grande, il centro classe 1996 Corso Innocenti, proveniente dalla giovanili dell’Olimpia, e il lungo croato classe 1990 Ivica Radic, proveniente dal Kk Zagabria, formazioni della massima serie croata appunto. In panchina pareva ormai certo il ritorno di Gigio Gresta, ma tra il 43enne tecnico pesarese e la dirigenza verolana è arrivata all’ultimo momento una importantissima offerta di una società estera. Ecco quindi che il club a virato su Alberto Rossini, ex giocatore di Cantù e vice di Stefano Cioppi a Jesi e di Sergio Scariolo a Milano

Il presidente Massimo Uccioli e il direttore sportivo Fabrizio Iannarilli stanno dunque lavorando incessantemente per trovare una soluzione ai problemi più gravi e poter così concludere nel migliore dei modi una stagione che comunque vede Veroli la principale indiziata, insieme ovviamente alla Fulgor Libertas Forlì, a disputare i play-out. Ma non sarà affatto semplice…

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