Seguici su

Sport

Un “pezzo” di Biella sul trono della Coppa Italia

Pubblicato

il

C’è sempre un pezzo di Biella sul trono della Coppa Italia. Dopo il successo rossoblù – targato Eurotrend – di un anno fa, questa volta a trionfare è stata la Tezenis Verona allenata da Alessandro Ramagli, uno che all’ombra del Mucrone ricordano tutti.

C’è sempre un pezzo di Biella sul trono della Coppa Italia. Dopo il successo rossoblù – targato Eurotrend – di un anno fa, questa volta a trionfare è stata la Tezenis Verona allenata da Alessandro Ramagli, uno che all’ombra del Mucrone ricordano tutti.

Assistente di Marco Crespi nella storica stagione 2000/2001, head coach della Lauretana e dell’Angelico dal 2001 al 2006, Ramagli ha guidato la Scaligera alla vittoria in un finale trilling contro Ferentino al termine di una finalissima che, oggi come dodici mesi or sono quella tra Biella e Trento, si è conclusa al supplementare.

Verona è arrivata all’atto finale di Rimini dopo essersi sbarazzata in semifinale di Torino (a sua volta vittoriosa ai quarti contro Ravenna), dominando letteralmente il secondo tempo dopo una prima frazione in equilibrio. Ferentino, dal canto suo, aveva prima superato Treviso, faticando non poco, e poi aveva eliminato Brescia con un quarto periodo praticamente perfetto.

La finale è iniziata con due break per parte: 9-0 Tezenis e 11-0 Fmc, ma in generale i primi 20 minuti vedono Ferentino più “dentro” il match, tanto da toccare il massimo vantaggio sul +13 (38-25) e comunque rientrare negli spogliatoi  +10 (44-35). Umeh, poi nominato mvp con il “Premio Chiarino Cimurri” (“Premio Matteo Bertolazzi” al miglior Under22 a Giovanni Allodi di Ferentino), ha trascinato i suoi alla rimonta. Verona è parsa poter allungare nel quarto periodo, ma sul +6 (71-65) ha fallito i due liberi del potenziale +8 a poco più di due minuti dalla sirena. Ferentino è tornata in partita. Ancora due errori dalla lunetta con Monroe sul +1 e a 10” dalla fine per Verona, che però ha recuperato palla e capitalizzato proprio con il 2/2 di Umeh. Sulla sirena, però, è stata una magia di Omar Thomas a far esplodere il pubblico di fede ciociara, firmando l’insperato pareggio a quota 75.

Nell’overtime Verona è scappata a +4 sfruttando bene i tanti liberi (79-83 al 43’), ma Biligha ha riaperto nuovamente la contese con un’altra tripla (82-83 al 44’). Nel finale, ancora Umeh si è scoperto freddo, così come capitan Boscagin, che ha messo in cassaforte la coppa dalla lunetta. E’ finita 91-86 per la Tezenis di coach Ramagli, diventato celebre anche per un time-out – sul +3 – durante il quale ha ricordato ai suoi che per fermare gli avversari “gli si stacca la testa”.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook