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Vecchio ospedale: nuove idee, solito finale

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Vecchio ospedale: nuove idee, solito finale

Vecchio ospedale: nuove idee, solito finale. Negli anni quante ne abbiamo sentite? Tante storielle divertiti, favole della buona notte, tutte concluse con un nulla di fatto.

Vecchio ospedale: nuove idee, solito finale

Facciamo il punto, così giusto per romper le balle a destra e sinistra (come piace a noi). Vecchio ospedale: negli anni quante ne abbiamo sentite? Tante storielle divertiti, favole della buona notte, tutte concluse con un nulla di fatto. Per citarne alcune: Centro anziani, uffici comunali, alloggi, sedi di questo e quello e in ultimo, fresco fresco: accademia per guardie penitenziarie.

Bello, brutto, giusto, sbagliato poco importa, se davvero si farà. Ed è questo il punto, davvero si farà? Perché ad oggi sono solo belle parole, proclami a voce grossa in un “poco” sospetto periodo pre elettorale. È presto per trarre conclusioni ma a conti fatti non si è ancora visto, letto o sentito nulla di più di qualche editto abbaiato per farsi sentire nella folla del nulla assoluto. Al cittadino biellese, siamo onesti, poco importa cosa sorgerà lì, l’importante, sarebbe, almeno una volta, che davvero la promessa fosse mantenuta, che davvero il “votateci e faremo” non diventi di nuovo un “votateci e vedremo”.

Sui social si legge di tutto

Sui social si legge di tutto, a destra si promette, a sinistra si chiede riscontro, a destra si ribatte con livore, a sinistra si replica con ardore e noi nel mezzo come trottole a dar torto a tizio, difendendo caio, sentendoci un po’ sempronio, ma senza sapere nulla di più. Voi, sinceramente, lasciando per un attimo da parte la fede politica, credete che il progetto presentato dall’Onorevole Del Mastro & soci, vedrà mai la luce oppure sarà l’ennesima marchetta pre elettorale di cui, dopo il 12 giugno, non sentiremo più parlare?

Ai posteri l’ardua sentenza, anzi ai poster, belli grossi, in mostra a ogni incrocio, che tutto dicono e nulla fanno, un po’ come i lavori promessi. Ps: noi votiamo ancora per l’Ikea.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    20 Maggio 2024 at 11:19

    Io e tanti altri, desideriamo solo che quell’orrore urbanistico venga abbattuto al più presto perchè rappresenta solo uno dei tanti simboli del degrado e dell’abbandono cittadino. E’ così brutto da vedere anche da lontano e così mastodontico che soltanto un folle potrebbe pensare di investire milioni di euro per rendere nuovamente agibile quella struttura orrida, senza contare i costi di ammodernamento degli impianti, i costi di mantenimento di una struttura del genere. Ma davvero il comune di Biella vuole sperperare milioni di euro ogni anni per mantenere attivo quello che allo stato attuale è solo una struttura inutile? Se non interverranno le ruspe spero intervenga il logorio del tempo e che la struttura collassi sotto il peso della sua inutilità.

    • DC

      21 Maggio 2024 at 16:58

      Il problema è che li è e li resterà e non lo dico io perchè ho chissà quali proprietà di preveggenza, lo dic ela storia, in carriera ho vissuto 4 traslochi ospedalieri e quando le modelità erano come quello di Biella il risultato è sempre stato uguale, la struttura lasciata restava li,a d libitum.
      E’ successo a Borgosesia e succederà a Biella. Cose che cpaitano quando non sai cosa fai e lo fai pur emale con zero progettazione.

  2. DC

    21 Maggio 2024 at 16:59

    Comunque gira che ti rigira la primissima idea che creò scompiglio, quella dell’IKEA, resterà negli annali come la migliore in assoluto. Ricordiamocelo quando tra 20 anni ancora guarderemo il vecchio ospedale che cade a pezzi.

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