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Economia

Tasi, ecco perchè è stata ridotta l’aliquota solo sulla seconda casa

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Cavicchioli spiega perchè è stata ridotta l’aliquota Tasi sulla seconda casa e non sulla prima.

 

 

“Caro Direttore – scrive –  penso che abbia preso un abbaglio (può capitare a tutti, anche ai migliori). Nel caso che ci interessa a seguito di una circolare del Ministero delle Finanze del 29.07.2014 (http://www.mef.gov.it/…/29_07_2014_Circolare_TASI_08…) si è reso necessario rimodulare le imposte sulle seconde case (non sulle prime) riducendole in quanto le aliquote originariamente adottate (per TASI e IMU) erano complessivamente superiori rispetto ai massimi consentiti dalla legge. Se il Comune non lo avesse fatto sarebbe stato subissato da migliaia di ricorsi di contribuenti che avrebbero chiesto il rimborso di quanto pagato in eccesso rispetto alle leggi vigenti, con rischio (per non dire certezza) di pagare spese legali di giudizio oltre interessi. La (obbligata) rimodulazione in riduzione delle imposte è stata fatta in modo (tasi e non imu) da agevolare anche gli inquilini e non solo i proprietari di seconde case, in altre parole secondo principi di equità sociale. La vicenda sopra descritta riguardava pertanto, in adempimento di un espresso obbligo di legge, solo ed esclusivamente le seconde case e non le prime case nè tantomeno l’addizionale comunale all’Irpef. La notizia è stata riportata da Eco di Biella in modo corretto in quanto si spiegava che essendo risultata eccessiva la tassazione applicata sulle seconde case è stata disposta una riduzione. Certamente si tratta di una semplificazione giornalistica ma credo inevitabile quando si trattano argomenti così tecnici. Tutto qui. Qualcuno ha voluto creare su un caso che semplicemente non esiste una polemica pretestuosa: credo che i lettori avranno gli elementi per valutare la fondatezza o meno delle ragioni degli uni e degli altri. Cordiali saluti”.

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