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Il caso dei diamanti coinvolge anche il Biellese

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Il caso dei diamanti coinvolge anche il Biellese
C’è un risparmiatore che si è rivolto al Codacons
Il “caso diamanti” potrebbe aver coinvolto anche dei biellesi. Nei giorni scorsi il Codacons di Biella ha assunto un primo incarico a tutela di un risparmiatore. L’obiettivo dell’associazione, che si propone di tutelare le persone coinvolte, è quello di ottenere il rimborso integrale per gli investitori oppure di adire le vie legali. “Le banche e le società coinvolte – si legge in un comunicato – dovranno rimborsare fino all’ultimo centesimo i cittadini che avevano investito i propri soldi nell’acquisto di pietre preziose”. Il “caso” è salito alla ribalta nazionale nei giorni scorsi, con la diffusione della notizia dell’inchiesta avviata dalla procura di Milano, nata da un servizio della trasmissione Report del 2016 su quelli che venivano chiamati “diamanti da investimento”.
Al di là degli accertamenti della magistratura sui presunti valori gonfiati e sul ruolo dei consulenti finanziari che li avrebbero proposti come “bene rifugio”, secondo Codacons “tutti coloro che hanno investito i propri risparmi nell’acquisto di quei diamanti, devono avere indietro quanto pagato. Se ciò non avverrà, saranno inevitabili le azioni risarcitorie nelle aule di giustizia, di cui Codacons si farà promotore in tutta Italia”.
“In tal senso – si legge ancora nel comunicato – l’associazione, che già nel 2017 attraverso un esposto all’Antitrust fece elevare una multa per più di 15 milioni di euro nei confronti di due società venditrici di diamanti e quattro banche per aver venduto le pietre a prezzi gonfiati, chiede un incontro con gli istituti di credito coinvolti nella vicenda, al fine di studiare i meccanismi di rimborso in favore degli investitori”.
La sede Codacons di Gattinara, nel recente passato, ha già trattato due casi di questo tipo accaduti in Valsesia.

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