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Consegna la posta in moto nella zona pedonale, multato dai carabinieri

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Un postino è stato multato perchè è entrato con la moto in piazza Casalegno. Doveva consegnare la corrispondenza. E’ successo l’altro giorno. I carabinieri lo hanno colto sul fatto e sanzionato in quanto trovato a circolare all’interno di un’area pedonale.

Un postino è stato multato perchè è entrato con la moto in piazza Casalegno. Doveva consegnare la corrispondenza. E’ successo l’altro giorno. I carabinieri lo hanno colto sul fatto e sanzionato in quanto trovato a circolare all’interno di un’area pedonale.

Il direttore dell’Ufficio di recapito di Biella, Paolo Gallione, si è quindi recato al comando dei carabinieri per ottenere informazioni e nel caso giustificare il comportamento del suo sottoposto, ma le motivazioni da lui addotte non sono state sufficienti per archiviare la pratica.

La questione sembra finita qui; invece ora rischia di protrarsi molto più a lungo. Il giorno stesso infatti, in qualità di “Cittadino di Biella nonché estimatore di servizi pubblici efficienti”, Federico Sbrana ha  inviato un esposto al comandante dei carabinieri del Norm di Biella, Ivan Giacomini. Non solo. Ha messo al corrente della vicenda anche il prefetto di Biella e l’amministratore delegato di Poste Italiane s.p.a., Francesco Caio. Ciò che Sbrana contesta è il conflitto tra gli articoli del Codice  della Strada e gli obblighi del postino: “il portalettere ha violato la segnaletica stradale ‘divieto di transito’ nell’area facente parte della zona assegnata di recapito nell’adempimento di un dovere”; inoltre “anche lo stato di necessità è da considerarsi ulteriore esimente alla responsabilità amministrativa per la violazione contestata sulla base del previsto assoluto divieto di transito e di accesso all’area con il mezzo motorizzato. […] Il veicolo non può’ essere lasciato incustodito dal dipendente nel rispetto della condizione di pericolo citato nel manuale operativo del recapito per non esporsi ad eventuali ipotesi di furti e/o danneggiamenti”.

Con tale azione Sbrana ha richiesto l’archiviazione della multa, o qualora non venisse accettata, che Poste Italiane fornisca supporto legale al dipendente e si assuma l’onere dell’importo della sanzione. Di là dal merito della singola questione, è certo che ciò che è accaduto rileva ancora una volta la mancanza di chiarezza da parte del sistema legislativo italiano, la risoluzione delle cui lacune viene troppo spesso demandata a chi deve decidere dei singoli casi.

Eric Repetto

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