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Faccetta nera, nuovo caso durante l’Adunata. Una passante: “Togliete sta roba”

Nel filmato si sente di nuovo risuonare la canzone coloniale fascista. Finché non interviene una passante: “Togliete ‘sta roba”

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Dopo il primo caso balzato agli onori della cronaca locale e nazionale, “Faccetta nera” ha raddoppiato: registrato un nuovo episodio in cui è risuonata a Biella nei giorni dell’Adunata nazionale degli Alpini.

Faccetta nera, nuovo caso nei giorni dell’Adunata

Nel video che sta circolando su WhatsApp e sui social, si sente la nota canzone coloniale fascista risuonare tra alcune persone, alcune con il cappello degli alpini. Se la prima volta era accaduto di notte, questa volta l’episodio è andato in scena in pieno giorno e pieno centro città, davanti a un bar di Riva. Era la mattina di venerdì.

La reazione di una passante: “Potete togliere ‘sta roba?”

Stando a quanto si apprende, a diffondere la canzone sarebbero state le stesse persone che poi l’avrebbero intonata. A un certo punto, nello stesso video, si sente la voce di una donna chiedere in tono perentorio: “Potete togliere ‘sta roba?”.

Immediata anche la presa di distanza da parte dello staff del locale.

L’Ana aveva già preso le distanze in occasione del primo episodio

Già dopo le polemiche per il primo caso, l’Ana e il suo presidente nazionale, Sebastiano Favero, avevano preso le distanze da questi episodi.

“L’Ana – era stato sottolineato in un apposito comunicato – è una Associazione di volontari apartitica per Statuto e si dissocia perciò da qualunque forma di propaganda politica. Stiamo celebrando la nostra 96ª Adunata in una città Medaglia d’oro della Resistenza”.

Giovedì peraltro, alla vigilia dell’Adunata, era stato presentato proprio in città il nuovo libro “Alpini ribelli” dedicato al ruolo che le penne nere ebbero nella Resistenza, tanto che ben 62 di loro si guadagnarono la Medaglia d’oro al valore per la lotta di liberazione. “Episodi come quello diffuso online, dunque – aveva sottolineato ancora l’Ana – hanno nulla a che vedere con il significato e i valori propugnati da quasi 105 anni dalle 320mila penne nere associate all’Ana”

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