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Il post gara di Biella-Brescia

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Corbani: “Una grande bella come all’andata. Ma questa è più bella perché l’abbiamo vinta”. Raspino: “Siamo stati bravi a remare tutti nella stessa direzione”

Cos'ha avuto Biella in più di Brescia? Probabilmente l'unione della squadra. Almeno secondo capitan Tommaso Raspino, che a fine partita commenta così la vittoria casalinga conquistata oggi.

"C'è stata una netta differenza di energia e a mio parere di unione nelle due squadre. Da parte nostra si è visto chiaro l'intento di remare tutti nella stessa direzione. La partita poi è andata nel verso che piace a noi, dove si corre e si gioca la nostra pallacanestro, fatta di ritmo, intensità ed energia. Per fortuna si è messa così, ma noi siamo strati bravi. E sono contento perché ce lo meritiamo. La chiave del match, come nelle ultime partite, sono stati i rimbalzi difensivi. Ci hanno permesso di controllare il ritmo e di imporre il nostro"..

Le difficoltà incontrate al giro di boa del campionato sembrano essere ormai superate: "Abbiamo avuto una leggera flessione – prosegue Raspino – all’inizio del girone di ritorno. E’ abbastanza normale, era dovuto anche a un calendario difficile. Ora possiamo lavorare per migliorare e guardare avanti senza pressioni, molto leggeri".

Coach Corbani è "sfinito", ma raggiante: “E’ stata una bella partita, come era stata bella la partita a Brescia, abbiamo giocato ad alti ritmi con grande intensità ed energia. Questa però è più bella perché l’abbiamo vinta. L’hanno vinta i ragazzi con grande autorità difensiva".

Corbani può anche godersi il rientro al 100 per cento di Luca Infante.

“Per noi è un punto di riferimento importante perché è l’unico che permette di marcare i veri centri della squadra avversaria”.

Infine un occhio alla classifica: “Inizia ad essere davvero interessante e ci consente, senza pressione o costrizioni, ma solo con piacere, rispetto, umiltà e pazienza, di provare a fare qualcosa in più rispetto a quelli che erano gli obiettivi iniziali. Anche in questa nuova classifica, partita dopo partita, capiremo se siamo pronti per situazioni diverse o se bisogna aspettare ancora un po’”.

E' un'analisi molto lucida quella fatta a fine gara da coach Alberto Martelossi, nonostante l'amarezza per l'esito del match.

"Non credo ci sia molto da dire. La partita è stata chiara: nel primo tempo abbiamo giocato una pallacanestro determinata, volitiva, ma abbiamo concluso con un segnale precoce di negatività e immaturità, con il fallo antisportivo fatto quando non c’era necessità di pressare in quel modo lì. Nel secondo tempo Biella ci ha raddoppiato dal punto di vista dell’energia. Mi fa incavolare che abbiamo creato noi le condizioni di quanto successo perché abbiamo smesso di attaccare tutti insieme e ci siamo fatti prendere dalla frenesia. E’ questo che poi ha lanciato il contropiede e l’entusiasmo di Biella, tutto il resto è stato consequenziale".

"Siamo stati scarsamente attenti alle cose che dovevamo fare – continua -, nervosi individualmente nelle soluzioni e nel gioco d’insieme. C’è poi una terza cosa non bella: abbiamo avuto più giocatori che hanno lottato fino alla fine, ma non tutti. E non è una cosa di cui vantarci. Anzi dobbiamo dolerci molto perché questo è un campionato che non perdona".

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