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Ecco come ti regalo 60mila euro

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La “Fiera delle opportunità mancate”. È questo il nome che propongo di utilizzare per ribattezzare il Mercato Europeo, una vetrina a cielo aperto che richiama moltissimi avventori. La presenza di stand biellesi, però, si è contata sulle dita di una mano. Del resto, perché darsi pena a promuovere il territorio quando le casse comunali godono di florida salute? Tanto che ci si può permettere di indire concorsi di idee con premi per 85 mila euro…

La “Fiera delle opportunità mancate”. È questo il nome che propongo di utilizzare per ribattezzare il Mercato Europeo che da qualche anno riunisce nel centro cittadino bancarelle con prodotti tipici provenienti dal Vecchio Continente.

Una vetrina a cielo aperto che richiama moltissimi avventori, biellesi e non. Un’occasione per presentare a chi viene da fuori le nostre eccellenze artigianali ed enogastronomiche, ricordare agli altri chi siamo e cosa sappiamo fare e recuperare, così, la nostra identità perduta nella voragine della crisi. La presenza di stand biellesi, però, si è contata sulle dita di una mano, a voler essere generosi. L’ennesimo esempio di incapacità politica: ma certo, chi ci governa adesso è impegnato a racimolare voti, figurarsi se resta il tempo di pensare a come promuovere il territorio.

Del resto, perché mai darsi tante pene quando le casse della nostra Amministrazione Comunale godono di florida salute? Tanto che ci si può permettere addirittura di indire concorsi d’idee per la riqualifica di quello che tra qualche mese dovrebbe diventare l’area “dell’ex Ospedale”? Ben 85 mila euro con cui premiare i primi tre classificati (60 mila al primo, 15 mila al secondo e 10 mila euro al terzo), e che importa se tali progetti resteranno solo un bell’esercizio di stile, visto che i fondi per realizzarli non ci sono? E che importa se i sessantamila euro del primo premio sono andati a un partecipante francese?

Conosco e condivido le regole e sono assolutamente concorde sul fatto che un concorso debba avere valenza internazionale senza distinzione di bandiera, politica o di nazione che sia.

Qui il punto è un altro.

Non sarebbe stato meglio destinare queste somme al territorio biellese e alle tante famiglie in cui la crisi ha reso difficile arrivare a fine mese? Perché le nostre sudate tasse, pagate con sacrificio, devono diventare un premio per pochi, seppur meritevoli?

Qual è il progetto politico che sta dietro a decisioni del genere?

Interrogativi che – temo – come sempre alzeranno polveroni di sterile polemica dietro cui si cercherà di nascondere l’assoluta mancanza di risposte…

Francesco Montoro

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