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Il sindaco Marco Cavicchioli difende più i migranti che gli interessi della sua città

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Da La Stampa del 5 settembre 2017 apprendiamo che in Italia c’è ancora un uomo politico con responsabilità istituzionali a volere più migranti (sic). Si tratta del nostro Cavicchioli che evidentemente indirizza verso i migranti tutte le attenzioni che nega alla città.

Se fino a un mese fa erano solo le forze di destra a lottare per porre un freno all’arrivo incontrollato di migranti (preoccupate dai rischi per la sicurezza dei cittadini, dell’abbassamento del costo del lavoro e, parrebbe dalle notizie di oggi, addirittura potrebbero portare malattie da noi mai sorte) oggi l’opinione della politica è cambiata e lo stesso Ministro Minniti ha fatto ciò che noi di Fratelli d’Italia, supportati da semplice buonsenso, chiedevamo da sempre: bloccare le navi delle Ong che finanziate da poteri internazionali altro non facevano che la spola tra i gommoni dei trafficanti di uomini e i porti italiani.

Da La Stampa del 5 settembre 2017 apprendiamo che in Italia c’è ancora un uomo politico con responsabilità istituzionali a volere più migranti (sic). Si tratta del nostro Cavicchioli che evidentemente indirizza verso i migranti tutte le attenzioni che nega alla città.

Se non una parola ha emesso in merito al futuro del vecchio ospedale, spesso l’abbiamo sentito parlare di migranti, della responsabilità di noi occidentali, dei principi del bene universale e simili banalità da primo giorno nelle Giovani Marmotte.
Ma se gli altri politici di sinistra hanno oggi smesso di incensare quella che stava prendendo sempre più le dimensioni di un’invasione, ai tempi in cui difendevano l’immigrazione si limitavano a dire “dobbiamo fare la nostra parte”.

Cavicchioli, invece, si vanta che Biella fa di più, citiamo dalla Stampa “L’accoglienza a Biella funziona così Biella da attirare da mesi, attraverso il passaparola, più persone di quante ne arrivino attraverso i canali ufficiali e più di quante possano essere assorbite dalle associazioni e dai nostri servizi sociali che fanno sempre tutto quanto è in loro potere”.

Il problema è che non possiamo nemmeno dargli il beneficio della buona fede politica, purtroppo il sindaco tiene ancora vivo il suo personalissimo conflitto d’interessi che lo vede avvocato difensore dei migranti che si oppongono ai decreti di espulsione.
Ruolo per il quale percepisce dallo stato, quindi da noi pagatori di tasse, il pagamento dell’onorario come avvocato d’ufficio.
Per noi certe cose non andrebbero dette, ma almeno che si dicano dopo aver rinunciato a tali introiti.
Davide Zappalà

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