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Corradino: “Io candidato a Biella? Se me lo chiede la Lega…”

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«Si è trattato di un spiacevole malinteso, lasciamo Pallacanestro Biella fuori dalla disputa politica, non c’è alcuna guerra in corso tra il capoluogo e Cossato».
Così il sindaco  Claudio Corradino smorza le polemiche su quanto accaduto intorno alla società sportiva negli ultimi giorni, ovvero la premiazione della squadra a Cossato e il successivo rifiuto opposto dal primo cittadino del capoluogo Marco Cavicchioli di recarsi al Forum.
Allora sindaco Corradino, magari non si tratta di una disputa tra città ma magari tra futuri sfidanti visto che da più parti lei viene dato come candidato leghista o dell’intero centrodestra.
«Viviamo in un Paese dove ogni giorno si assiste alla nascita di nuove formazioni politiche, scissioni e trasformazioni di movimenti vari. Le elezioni comunali a Biella sono previste nel 2019 e quindi parlarne adesso mi sembra un po’ prematuro tanto per utilizzare un eufemismo. Sono stato rieletto per fare il sindaco di Cossato ed è quello che voglio fare. Il resto sono chiacchiere».
Sì ma non si può nascondere dietro un dito, il suo nome a Biella circola da tempo.
«Amministrare una città come Biella non è certamente una sfida semplice ma nello stesso tempo affascinante. Ma non sono io che devo decidere se candidarmi o meno, sono un esponente della Lega Nord è quindi la parola spetta al partito».
E se il partito glielo chiedesse?
«Ripeto quello che ho appena detto. Sarebbe una sfida difficile ma affascinante e quindi non mi tirerei indietro. Porrei però solo una condizione, non trattabile. Un conto è vincere un altro è amministrare. E io non voglio vincere imbarcando tutto e il contrario di tutto. Quando mi sono candidato a Cossato ho detto “no” ad alcuni personaggi che non ritenevo adatti ad amministrare il bene pubblico e successivamente mi sono liberato di infiltrati su cui non potevamo fare affidamento. E la stessa cosa farei a Biella a prescindere dall’appartenenza, vera o presunta, al centrodestra».
Ritorniamo alla vicenda Pallacanestro Biella.
«Pallacanestro Biella non merita di essere tirata in ballo in questioni del genere. Lasciamola fuori dalla politica, per favore. Si è trattato di un semplice malinteso e nulla più. L’unica cosa che voglio puntualizzare è che sono stato accusato di essere diventato appassionato di basket per questioni politiche. Niente di più falso. Quando avevo 15 anni e frequentavo il primo anno delle superiori mi sono iscritto a un corso di arbitro di pallacanestro perchè era, ed è tuttora, una disciplina sportiva che mi piaceva. In passato ho anche seguito la squadra e se negli ultimi tempi non l’ho potuto fare è solo per mancanza di tempo»..

«Si è trattato di un spiacevole malinteso, lasciamo Pallacanestro Biella fuori dalla disputa politica, non c’è alcuna guerra in corso tra il capoluogo e Cossato».
Così il sindaco  Claudio Corradino smorza le polemiche su quanto accaduto intorno alla società sportiva negli ultimi giorni, ovvero la premiazione della squadra a Cossato e il successivo rifiuto opposto dal primo cittadino del capoluogo Marco Cavicchioli di recarsi al Forum.
Allora sindaco Corradino, magari non si tratta di una disputa tra città ma magari tra futuri sfidanti visto che da più parti lei viene dato come candidato leghista o dell’intero centrodestra.
«Viviamo in un Paese dove ogni giorno si assiste alla nascita di nuove formazioni politiche, scissioni e trasformazioni di movimenti vari. Le elezioni comunali a Biella sono previste nel 2019 e quindi parlarne adesso mi sembra un po’ prematuro tanto per utilizzare un eufemismo. Sono stato rieletto per fare il sindaco di Cossato ed è quello che voglio fare. Il resto sono chiacchiere».
Sì ma non si può nascondere dietro un dito, il suo nome a Biella circola da tempo.
«Amministrare una città come Biella non è certamente una sfida semplice ma nello stesso tempo affascinante. Ma non sono io che devo decidere se candidarmi o meno, sono un esponente della Lega Nord è quindi la parola spetta al partito».
E se il partito glielo chiedesse?
«Ripeto quello che ho appena detto. Sarebbe una sfida difficile ma affascinante e quindi non mi tirerei indietro. Porrei però solo una condizione, non trattabile. Un conto è vincere un altro è amministrare. E io non voglio vincere imbarcando tutto e il contrario di tutto. Quando mi sono candidato a Cossato ho detto “no” ad alcuni personaggi che non ritenevo adatti ad amministrare il bene pubblico e successivamente mi sono liberato di infiltrati su cui non potevamo fare affidamento. E la stessa cosa farei a Biella a prescindere dall’appartenenza, vera o presunta, al centrodestra».
Ritorniamo alla vicenda Pallacanestro Biella.
«Pallacanestro Biella non merita di essere tirata in ballo in questioni del genere. Lasciamola fuori dalla politica, per favore. Si è trattato di un semplice malinteso e nulla più. L’unica cosa che voglio puntualizzare è che sono stato accusato di essere diventato appassionato di basket per questioni politiche. Niente di più falso. Quando avevo 15 anni e frequentavo il primo anno delle superiori mi sono iscritto a un corso di arbitro di pallacanestro perchè era, ed è tuttora, una disciplina sportiva che mi piaceva. In passato ho anche seguito la squadra e se negli ultimi tempi non l’ho potuto fare è solo per mancanza di tempo»..

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