BiellaPensieri e parole
Sete di potere
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

Da qualche mese la gestione dell’acqua, (che dovrebbe essere pubblica) sta occupando la cronaca. L’ EGATO 2, che raggruppa il Biellese, Vercellese e Casale Monferrato, controlla la risorsa più indispensabile e ha da sempre una matrice politica al vertice, con i sindaci in prima linea per attutire gli effetti del cambiamento climatico che ha reso i periodi siccitosi sempre più lunghi. L’EGATO deciderà come e quanto investire nei prossimi decenni, avendo a disposizione un patrimonio di circa 1 miliardo di euro.
La gestione pubblica, in linea di principio, fornisce garanzie sull’imparzialità delle scelte, che dovranno prioritariamente orientarsi al benessere della collettività, senza cedere alle lusinghe dei molti interessi di parte. Da sempre la presidenza dell’ente dovrebbe essere ricoperta da un rappresentante biellese, mentre la sede spetta ai vercellesi. Per la scelta dei ruoli qui da noi, alcune amministrazioni pubbliche si stanno spendendo in questi giorni, cercando di piazzare i rappresentanti di uno o di un altro partito nei vertici del grande potere dell’acqua. Sinora i nomi che si stanno facendo rappresentano solo un gioco di equilibrismo tra schieramenti e non hanno nulla a che fare con le competenze sull’argomento o su progetti specifici. Questa però non è una novità.
Per non affossare ulteriormente l’opinione dei cittadini nei confronti della politica, ci dovremmo aspettare che i nostri sindaci, a partire da quello del capoluogo, si trovassero, parlassero di programmi, di investimenti, dei bilanci, di come intendono gestire e preservate l’acqua in loco, (vedi Cordar), se pensano di mettere mano agli acquedotti vetusti, se pensano di continuare nel salassarci con bollette sempre più care, insomma quali sono le strategie che hanno in mente e, soprattutto, se ne hanno. Magari anche un pensierino sulla diga in Valsessera per sapere cosa ne pensano.
Giungere magari ad un’unità d’intenti, esternare ai cittadini gli obiettivi e solo a quel punto indicare i nomi che hanno maggiori competenze per ricoprire un ruolo così delicato e strategico al vertice dell’ente. Per adesso nulla di tutto ciò , i bisogni pubblici possono attendere la sete di potere quella no, quella non rimane con la bocca asciutta.
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Ardmando
28 Aprile 2025 at 18:36
Io adoro ricordare che in giro per i nostri paesi c’è qualche farabutto che si oppone alla costruzione di invasi artificiali per accumulare il bene più prezioso dopo l’aria, in nome di sciocche ideologie fintamente ecologiste. Ma si sa, che quando il popolino becero di oppone a certi progetti lo fa solo di pancia e di ignoranza.