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Biella

“Morte 559 persone sul lavoro in sette mesi: è una strage”

La lettera di Renato Nuccio sul tema delle morti sul lavoro

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brandizzo

Riceviamo e pubblichiamo.

Non ci sono più parole per i frequenti omicidi sul lavoro questi stessi sono una conseguenza della variabile lavoro, produttività, profitto; le lavoratrici, i lavoratori, gli operai, ormai sono considerati merce.

Come sempre ci saranno dichiarazioni di cordoglio, ci sarà la sfilata dei ministri sul luogo della tragedia immane che ha colpito le famiglie dei lavoratori morti a Brandizzo ma nulla sarà fatto per garantire sicurezza sui luoghi di lavoro, per cancellare appalti, subappalti dove il lavoro è sottopagato e le misure di sicurezza non esistono.

Spero non si cerchi l’’errore umano dimenticando tutto quanto riguardo la sicurezza gli appalti e quanti soldi siano stati spesi per garantire lavoro in sicurezza ai lavoratori coinvolti nella tragedia appena consumata.

Sono stati 559 i morti sul lavoro nei primi sette mesi di quest’anno, una strage, si dovrebbero mettere in atto tutti gli interventi per evitare che anche un solo lavoratore muoia sul lavoro. Anni di inerzia dei Governi, di inadempienze vergognose dei padroni danno come risultato che ogni giorno famiglie devono piangere la morte dei famigliari.

Gli scioperi le manifestazioni indette dai Sindacati sono sacrosanti non solo per rispetto dei lavoratori morti sulle rotaie ma per chiedere interventi finanziari per la sicurezza e per controlli sui luoghi di lavoro.

Concludo dicendo che sono vergognose le dichiarazioni del giornalista Iacometti, fatte durante una trasmissione televisiva. Questo modello di sviluppo attuale del Paese è da cambiare a partire dall’ambito del lavoro, lavoro che in primo luogo deve garantire dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

Renato Nuccio

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