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Biella

Al Biella Pride con orgoglio e senza remore

Il commento di Massimo De Nuzzo alla vigilia della parata che ieri ha attraversato la città, portando in piazza alcune migliaia di persone

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Sono cresciuto a pane e pensiero liberale.

A Biella un tempo era facile essere liberali. Eravamo quasi tutti benestanti e il faro era quel galantuomo di Valerio Zanone. I comunisti mangiavano i bambini, ma al tempo stesso i fascisti erano fascisti.

Oggi il vento è cambiato.

La destra trinariciuta di Andrea Delmastro si appresta a conquistare il potere. Gay, lesbiche e trans sono il diavolo. L’accoglienza è un barcone che affonda, insieme all’aborto e a moli altri diritti.

Anni fa, tanti anni fa, sfilai con un amico al Pride di Torino. Lo feci più per curiosità che per impegno sociale.

In piazza Vittorio il corteo si sciolse e andammo a pranzo sotto i portici nella mitica trattoria Porto di Savona.

Se debbo raccontarla tutta, ero un po’ imbarazzato perché avevo il timore che ci prendessero per gay.

Perdonatemi, ma erano altri tempi e – nonostante la mia cultura liberale – qualche zavorra la portavo ancora.

Oggi, in compenso, sfilerò per Biella senza remore. Lo farò con orgoglio nel rispetto di quell’anima liberale che per decenni è stata il vanto della nostra città.

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