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Il Punto Esclamativo

Juventus Women e il filo di Arianna!

“Il Punto Esclamativo”, la rubrica settimanale di Corrado Neggia

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9-17-29: terno secco sulla ruota di Biella!!!

Nove: il minuto del magic moment!

Diciassette: le primavere sulle spalle, scolpite, queste ultime, nel know-how di un’adolescenza da protagonista!

Ventinove: il numero di maglia, tatuato sulla schiena ancora giovane, ma già ritta modello “veteran style”!

Irreale è la ruota di Biella; piacevolmente (sur)reale la bella favola appena agli albori di una storia tutta da raccontare… dalla prima lettera dell’alfabeto: A come Arianna!

Arianna, che di cognome fa Gallina, biellese di nascita (feudo di Candelo per la precisione), s’innamora in prima istanza di quello universalmente riconosciuto quale gioco più bello del mondo. Un gioco che, in rapida e consequenziale crescita, potrebbe stagliarsi di ben altro, trasformando il ludico in abilità professionale.

Quella bambina che contendeva il pallone ai coetanei maschietti ne ha fatta di strada. Dalle squadre miste alle Women di mamma Juventus, il passo, tutto sommato, è breve. I dribbling e i contrasti crescono in proporzione all’evoluzione fisica, tecnica e… professionale! Il livello che sale, la posta in palio sempre più importante. E quel benedetto pallone ancor più rovente. Ma quella bimba non teme niente e, alla prima occasione, risponde con tono esclamativo: presente! E poco importa se la Madama versione “ladies” contende alla Sampdoria il passaggio alla semifinale di Coppa Italia. Mica a quella di Champions League! E poco importa se il poker esterno dell’andata ha già scritto la parola fine sui sogni di gloria blucerchiati. Eh già… non c’è competizione che tenga, il primo tuffo nel bianconero assoluto non si scorda mai. Ed eccolo quel maestoso nono minuto!

7-2-2024 (data e non Lotto!): fischio d’inizio ore 15! Quindici e zero nove: Federica Cafferata si mette le mani al volto e lascia il campo in lacrime. Joe Montemurro non fa altro che anticipare i progetti di giornata ed indica alla biellese classe 2006 il sentiero che conduce al rettangolo di gioco. Il filo di Arianna avvolge il sogno, consacrandolo con una prestazione sontuosa, per carattere, stile e concretezza. Buona la prima! Va da sé che la stoccata di bomber Girelli manda in archivio la pratica, però la Sampdoria (due legni all’attivo!!) non smette di crederci ed in campo è battaglia. Il bel manto sempreverde del Pozzo è destinato a brillare ancor di più con i debutti di Elsa Pelgander e Giorgia Berveglieri. È qui la festa! Soddisfatte le ragazze, ma anche la tifoseria con tanto di claque organizzata, tra cori e applausi d’incitamento. Entusiasta anche il mister australiano: «Era un’opportunità per sperimentare e provare a sfruttare il valore anche delle ragazze che giocano meno e sono felice che siano scese in campo in un match di questo livello. Quando non giochi spesso dal primo minuto e vieni chiamato in causa, è normale che il rischio sia anche quello di strafare. L’importante è trovare le giuste misure. Ho ragazze concentrate, pronte a migliorarsi e a mettersi in gioco, di grande impatto anche a livello umano nel gruppo».

E poi lei, Arianna! E il rito della conferenza stampa. È li che riavvolge il… filo, tessendo le trame di un presente, ormai proiettato al futuro, aurifero per gioia, passione e sentimento. E bravura: «L’esordio con la Juventus è stata un’emozione grandissima, sono molto orgogliosa. Averlo fatto in questo stadio, a casa mia, è ancora più bello. Sono contenta anche per la vittoria conquistata dalla squadra. Non mi aspettavo di entrare, è successo tutto in fretta dopo pochi minuti: quando il mister mi ha detto di scaldarmi allora ho capito che sarei entrata, ho ascoltato i suoi consigli e una volta dentro ho fatto del mio meglio senza pensare troppo alla pressione. Sugli spalti c’era mio nonno, che mi accompagna quasi sempre alle partite, una cosa per cui non smetterò mai di ringraziarlo. C’era anche mia madre in tribuna, anche lei ha fatto in tempo ad esserci».

***

It’s a beautiful day, the sun is up, the music’s playing
È una bella giornata, il sole è alto, la musica suona;

It’s a beautiful day
È una bella giornata;

It’s my turn to fly, so girls, get in line
È il mio turno di volare, quindi ragazze, mettetevi in fila

(Michael Bublé – It’s A Beautiful Day)

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