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Eventi & Cultura

Il Museo del Territorio si tinge di verde

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Elena Accati e Angelo Garibaldi, proprietari e ideatori del “Giardino degli affetti”, formano una coppia che da oltre cinquant’anni condivide la vita e la passione per la botanica

Un piccolo Eden frutto di passione, affetto e ricordi sorge tra quella manciata di case che è Bariola, borgata di San Paolo Cervo, collocata nell’alta Valle Cervo a quasi 900 m d’altitudine. Le montagne biellesi come sfondo e il nostrano alternarsi dei freddi invernali alle piogge primaverili sono l’ambientazione prescelta per creare un idilliaco giardino, la cui storia verrà raccontata nell’incontro di presentazione di lunedì alle 16.00 presso il Museo del territorio di Biella.

Elena Accati e Angelo Garibaldi, proprietari e ideatori del “Giardino degli affetti”, formano una coppia che da oltre cinquant’anni condivide la vita e la passione per la botanica: già professori di floricoltura e di patologia vegetale presso l’Università di Torino, Elena e Angelo hanno deciso di ampliare e trasformare la proprietà, tramandata per generazioni nella famiglia di lei, mettendo a frutto le specifiche competenze unite agli anni di esperienza. Risultato è un giardino a terrazze, in stile romantico-paesaggistico, attraversato da viottoli che si snodano tra le specie più variopinte, curate con costanza e profonda conoscenza del territorio biellese, che con il suo terreno povero di sostanza organica e solitamente ghiaioso non è certo un ambiente favorevole alla realizzazione di giardini. Nel 2012, in un libro intitolato per l’appunto “Il giardino degli Affetti” (in vendita a prezzo ribassato durante la presentazione di lunedì), i due appassionati hanno cercato di raccontare il giardino attraverso un ampio percorso fotografico, condensando il proprio sapere in un prezioso decalogo di suggerimenti pratici, riportato in appendice al volume (aperto dalle prefazioni di Ernesto Ferrero, direttore del Salone del libro di Torino, e di Guido Piacenza, pronipote del fondatore del Parco della Burcina e attuale direttore). È tra le pagine del libro che Elena Accati definisce il giardinaggio «un’occupazione che, pur affaticando, colma di gioia». La stessa gioia che si avverte nell’aria quando si passeggia per il giardino di Bariola, definito «un buen retiro dedicato all’anima, al silenzio, ma anche alla convivialità, frutto di continuo lavoro di sperimentazione» e allo stesso tempo «luogo che racconta una storia di profondo amore per una terra e per una casa». Il giardino è visitabile previo appuntamento da luglio a ottobre: un’occasione unica per assaporare dal vivo un luogo tanto suggestivo, con anni di lavoro e di ricordi alle spalle (basti pensare che dove oggi sbocciano i fiori, un tempo il nonno di Elena giocava a bocce con gli amici!).
Gaia Quaglio

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