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Cronaca

Pensi di ricevere i soldi invece li stai versando

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esplosione allo sportello

Pensi di ricevere i soldi invece li stai versando

Occhio alla truffa, già diversi biellesi tra le vittime

Credi di ricevere un pagamento, invece lo stai effettuando. Sta diventando una vera e propria emergenza quella delle truffe allo sportello automatico. Già decine i casi denunciati nel Biellese: l’ultimo è costato oltre 4mila euro alla vittima.
Il meccanismo è semplice: il malvivente si finge interessato ad acquistare un oggetto che avete messo in vendita on line, poi vi manda allo sportello Atm più vicino per accreditarvi quanto dovuto sulla Poste Pay e dà una serie di indicazioni telefoniche sulla procedura. Peccato che in questo modo vi faccia versare il denaro anziché inviarvelo.
L’ultimo biellese caduto nel tranello è un uomo di 57 anni. Aveva messo in vendita uno stock di quindici bottiglie di vino a 45 euro.
Nella stessa giornata è stato contattato da una persona interessata, che addirittura ha alzato il prezzo fino a 150 euro, ritenendolo troppo basso e chiedendo in cambio che il pacco venisse spedito subito perché aveva una certa urgenza di regalarlo.
Una volta stuzzicato l’appetito della vittima, l’ha invitata a recarsi allo sportello atm più vicino.
Rimanendo sempre in contatto telefonico, gli ha fornito il codice della propria carta, chiedendogli di digitarlo affinché potesse andare a buon fine la ricarica sulla sua.
Ovviamente il pagamento non andava a buon fine: in realtà era il biellese che stava versando il denaro. Il truffatore non si è accontentato ed è riuscito a fargli ritentare l’operazione per cinque volte, prima di chiedergli di riprovare ulteriormente con un’altra carta.
Quando il 57enne si è insospettito, ha chiuso la telefonata e ha effettuato l’estratto conto. A quel punto l’amara sorpresa: all’appello mancavano 4mila 350 euro.
Non gli è rimasto altro da fare che sporgere denuncia.
Nel giro di poco tempo la polizia è riuscita a risalire agli intestatari delle carte sulle quali erano state effettuate le ricariche: un 41enne di Como e una 44enne di Brescia. Identificato anche l’intestatario del numero di telefono utilizzato dal falso acquirente: un 39enne di Brescia. E’ emerso, però, che quest’ultimo era a sua volta una vittima e che alla fine del mese di marzo aveva presentato denuncia per sostituzione di persona: i suoi dati e il suo numero erano stati illecitamente utilizzati da altre persone.

Un altro caso simile – l’ennesimo – è stato denunciato ai carabinieri nei giorni scorsi. Una donna di 54 anni di Crevacuore ha subito la stessa sorte del 57enne. Dopo aver messo in vendita alcuni pezzi di auto e moto a 400 euro, è stata contattata da un potenziale acquirente, che l’ha convinta a recarsi allo sportello atm delle Poste per farsi accreditare la somma. Passo dopo passo, le ha impartito le false istruzioni e l’epilogo è stato lo stesso: è stata la biellese a ricaricare la Poste Pay del truffatore. Anche in questo caso, l’uomo è stato identificato e denunciato dai carabinieri di Biella. Si tratta di un 44enne residente in Veneto, con numerosi raggiri già commessi in tutta Italia nel curriculum.

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