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Cronaca

Hanno picchiato mio figlio

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“Sabato sera della scorsa settimana – prosegue il racconto – mio figlio organizza di uscire e di trovarsi in piazza a Valdengo con dei suoi compagni di classe dell’ITIS di Biella. Fin qui tutto bene. Verso mezzanotte si presenta un ragazzo di Vigliano, che “chiede” a mio figlio il motorino per fare un giro. A mio figlio è stato consigliato di dare il motorino a questo tizio, perchè altrimenti sarebbero stati guai, visto che il soggetto è conosciuto per la sua prepotenza.

“Buongiorno, sono il padre di un ragazzo sedicenne a cui è capitata una disavventura a dir poco vergognosa”. Inizia così la lettera che un papà ha inviato alla nostra redazione.

“Sabato sera della scorsa settimana – prosegue il racconto – mio figlio organizza di uscire e di trovarsi in piazza a Valdengo con dei suoi compagni di classe dell’ITIS di Biella. Fin qui tutto bene. Verso mezzanotte si presenta un ragazzo di Vigliano, che “chiede” a mio figlio il motorino per fare un giro. A mio figlio è stato consigliato di dare il motorino a questo tizio, perchè altrimenti sarebbero stati guai, visto che il soggetto è conosciuto per la sua prepotenza.

“Ad un certo punto della serata – continua il papà – io e mia moglie, non vedendolo tornare a casa (aveva il rientro a mezzanotte), lo abbiamo chiamato al telefonato. Mio figlio, per non farci preoccupare ed arrabbiare, ci ha tranquillizzati dicendo che da lì a poco sarebbe arrivato. In effetti è arrivato ed è entrato in casa piangendo, dicendo che lo avevano picchiato. Ho notato che perdeva sangue dall’orecchio destro, e non riuscendo a capire se la perdita di sangue arrivava dall’interno o no, abbiamo deciso di portarlo in ospedale, dove é stato medicato, ha ricevuto un punto di sutura ed ha ha effettuato una visita dall’otorino.

“Vi rendete conto? – prosegue la lettera -. E’ stato picchiato solo perchè  si è lamentato con questo ragazzo per il ritardo con cui gli ha riconsegnato il motorino. E’ stato picchiato anche quando era a terra, è stato picchiato in testa con il chiaro intento di fargli male. Per fortuna sono intervenuti gli amici di mio figlio ad allontanare questo ragazzo, altrimenti avrebbe continuato a infierire.

“A una settimana dall’episodio – conclude il papà –  devo ancora essere ascoltato dalle forze dell’ordine a cui mi sono rivolto. Ora mi chiedo, e vi chiedo, a chi altro posso rivolgermi per denunciare il fatto e, soprattutto, per evitare che possa ripetersi a danno anche di altri giovani?”.

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