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Sparo di Capodanno, Emanuele Pozzolo presenta 70 querele

Si tratta per lo più di diffamazioni e minacce sui social

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Sparo di Capodanno, Emanuele Pozzolo presenta 70 querele

Sparo di Capodanno, Emanuele Pozzolo presenta 70 querele

Sono una settantina le querele presentate da Emanuele Pozzolo “dopo i casi di diffamazione, calunnia ed esternazioni che ho ricevuto a partire dal primo gennaio”. Lo afferma lo stesso deputato vercellese di FdI, unico indagato dalla procura di Biella per il colpo di pistola nella notte di Capodanno a Rosazza. Le persone da querelare “sono state individuate insieme al mio legale (Andrea Corsaro, ndr) – spiega Pozzolo -. Sia su Facebook che sui giornali, con netta prevalenza dei social network. Tra queste ci sono alcune situazioni di diffamazione clamorose, istigazione al suicidio, o utilizzo non appropriato di immagini di minori”.

Pozzolo unico indagato

La scorsa settimana la procura di Biella ha chiuso le indagini confermando l’ipotesi dell’accusa. Emanuele Pozzolo resta quindi l’unico indagato per lo sparo avvenuto nella notte di Capodanno nell’ex asilo di Rosazza, nel Biellese, in cui venne ferito il 31enne Luca Campana. I reati contestati al deputato di Fratelli d’Italia sono: lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose.

fonte Skytg24

 

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3 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    13 Aprile 2024 at 8:42

    Ecco un altro aspetto grottesco della giustizia italiana. Costui è indagato per aver commesso un gesto veramente stupido e con tutta probabilità verrà condannato. Invece di mantenere un profilo basso e chiedere scusa (oltre a dimettersi dal partito e da qualsiasi carica pubblica) tenta di fare la voce grossa con le querele, che mi auguro cadranno nel vuoto.
    La giustizia in Italia ha davvero bisogno di essere riscritta da capo, non solo snellita.

    • Steap63

      13 Aprile 2024 at 9:46

      Attenzione che la querelano……

  2. Stephan

    13 Aprile 2024 at 16:17

    Non si sa come definire certi comportamenti…Le azioni parlano da sole. Chiunque con un minimo di responsabilità non sarebbe incappato in una situazione di quel tipo. Per carità…Tutti sbagliano nella vita, nessuno può definirsi immune da errori, cavolate adolescenziali, leggerezze, ecc ecc. Ma prenderne atto, ammettendo le proprie mancanze, è quello che fa un adulto, una persona responsabile, chi sa riconoscere l’eccesso di un colpo di testa, non sicuramente minacciare di querela chiunque scriva le proprie opinioni.
    Nessuno può sostituirsi alla legge, i fatti parlano, come le prove, le testimonianze.
    L’arroganza del volerne uscire a testa alta non fa che peggiorare una figura già compromessa.
    Il silenzio porta consiglio…E magari fa anche dimenticare alle persone chi, cosa e perchè.

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