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Il Piazzo deve diventare uno stato indipendente come San Marino

Sale & pepe la rubrica di Luigi Apicella

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Care amiche e cari amici,  ma il Piazzo dove lo piazzo? Tra i nostri migliori biglietti da visita sicuramente, assieme ad un altro “capolavoro del territorio” che ci deve rendere orgogliosi: il ricetto di Candelo.  E mai come ora, con la caduta della mascherina all’aperto a partire dal 28 giugno queste due bellezze potranno essere ammirate nel loro totale splendore a 360 gradi. Per il Piazzo, molti i riflettori puntati in questi giorni sul tema ZTL e transito delle auto, con la posizione ufficiale del Sindaco da un lato e la posizione di ristoratori e commercianti dall’altro.

Per Corradino il problema di fatto non sussiste, non può una raccolta di 204 firme a fronte di 44 mila biellesi rappresentare un problema così grave per il commercio in quartiere (panetteria a parte ma cosa volete che sia…). Tuttavia ci sono dei nodi da sciogliere su cui sono certo lui saprà fare qualcosa: mi riferisco alla funicolare/ascensore, non ancora utilizzata al 100% causa covid, e alla mancanza di un parcheggio al Bottalino, aspetti entrambi non secondari quando si deve prendere una decisione complessiva che metta d’accordo tutti.  Quindi se il tema viabilità avrà solo (forse) piccole modifiche per gli orari, la palla (avvelenata) passa al solito ai commercianti i quali, dopo 16 mesi di pandemia devono trovare, da soli, la forza di risollevarsi organizzando eventi, serate e quant’altro per portare musica in piazza e le persone fisiche al borgo.

Ma se e vero come è vero che il quartiere Piazzo è un gioiello da preservare (anche dalle amministrazioni cittadine…) perché non pensare di trasformare l’intero quartiere in una zona franca del tutto autonoma, una sorta di stato di San Marino in grado di amministrarsi da solo, di coniare moneta (e la Lega su questo tema ne sa qualcosa sin dai tempi di Bossi), di avere una propria polizia locale in grado di regolare come meglio crede i singoli accessi… Insomma una riproduzione in salsa biellese della mitica scena con Benigni e Troisi nel film cult: “Non ci resta che piangere…”.

Ad ogni passaggio già mi vedo l’armigero del Piazzo intimare solennemente l’alt allo spericolato straniero in auto: Alt chi siete? Dove Andate? Sì ma quanti siete? Un fiorino!!! Sarebbe la degna conclusione di una vicenda che merita attenzione, certo, ma prima di tutto comica.  Comica per come è stata gestita e continua ad esserlo, da parte di un’amministrazione che anch’essa meriterebbe di figurare, magari con una piccola particina, nello splendido capolavoro degli anni ’80.

Ve lo immaginate il vice sindaco Moscarola, pagare un fiorino per l’entrata, un fiorino per l’uscita, ogni qual volta pubblica un video riguardante il quartiere Piazzo ora nuova repubblica di San Marino? Oé chi siete? Sono il vice sindaco, quello che è passato prima….Sì ma quanti siete? Ma glielo detto, sono appena passato… Un fiorino!!!! Ridiamo va’ che è meglio…

Luigi Apicella

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