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«Vendo torte e biscotti fatti con la farina di grilli»

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VALDILANA – E’ arrivata in Canada con un dottorato di ricerca. E ha finito per aprire con il proprio compagno un’attività per la produzione di cibi con l’aggiunta di farina di grilli. Silvia Ronzani di Valdilana (più precisamente di Valle Mosso) è sempre stata una grande appassionata di biologia sin dai tempi del liceo frequentato a Cossato. Dopo gli studi universitari a Torino ha iniziato a fare esperienze in campo universitario, fino ad arrivare in Canada.


«La nostra avventura è iniziata nel settembre 2013 quando ho raggiunto Claudio, il mio partner, ad Edmonton, la capitale dell’Alberta – racconta -. Si era trasferito un anno prima di me per continuare il suo percorso universitario in scienze forestali con un focus sui carabidi. Io lo raggiunsi un anno dopo ed iniziai anch’io un dottorato di ricerca in conservazione della biodiversità».


Il primo contatto con l’entomofagia (alimentarsi di insetti) avviene per caso. «Tutto e` iniziato durante una riunione di laboratorio quando un collega ci offrì, con fare un po’ scherzoso, dei grilli cotti al forno. Il sapore ci sorprese così tanto che decidemmo di imparare di più sugli insetti commestibili».
Silvia è sempre stata una studiosa appassionata: «Leggere il rapporto della Fao del 2013 fu molto importante per capire a fondo le ragioni alla base dell’entomofagia. Gli insetti rappresentano una fonte di proteine di alta qualità. Sono, inoltre, ricchi di ferro e vitamina B12, sono quasi completamente privi di colesterolo e la farina di insetti contiene circa il 60-65 per cento di proteine, mentre la carne di manzo si aggira attorno al 18-20 per cento. In aggiunta il loro allevamento ha un impatto molto basso sull’ambiente».


Gli insetti a scopo alimentare umano vengono esclusivamente da allevamenti. Questo permette di avere il pieno controllo sulla loro dieta ed evita ogni impatto su popolazioni naturali di insetti. «La quantità di risorse necessarie per allevare insetti è significativamente minore rispetto ad altri allevamenti ed anche rispetto a coltivazioni come la soia – spiega ancora -. Hanno quindi il potenziale di sfamare l’umanità limitando molto l’impatto sull’ambiente, cosa che ci è stata da sempre molto a cuore».

Da qui l’idea di avviare una attività per proprio conto. E’ il 2017 quando nasce Camola Sustainable Foods, la prima compagnia in Alberta a produrre cibi con l’aggiunta di farina di grilli. «I nostri prodotti vanno da prodotti pronti da consumare, come i biscotti, a preparati per pancakes fino alla pura farina di grilli che, essendo molto versatile, può essere aggiunta in qualsiasi ricetta per avere una fonte integrativa di proteine – racconta ancora Silvia -. Da allora ad oggi abbiamo ricevuto molti complimenti sul gusto dei nostri prodotti e il nostro business è cresciuto notevolmente. Nel 2019 abbiamo aperto il primo allevamento di grilli a scopo alimentare umano in Alberta e, ad oggi stiamo lavorando per espanderci e raggiungere un mercato più ampio».

La vita all’estero subito è stata difficile: «La parte che ho trovato, e tuttora trovo più difficile da gestire è la lontananza dalle famiglie a dagli amici. Se a questo si aggiunge l’iniziare un business, potete immaginare che questi primi anni di vita in Canada sono stati piuttosto intensi, specialmente da un punto di vista emotivo – conclude -. Di contro, trasferirsi all’estero, anche solo per un breve periodo di tempo, e` un’esperienza che consigliamo a tutti. Abbiamo avuto la fortuna di emigrare in un paese dove moltissime culture hanno imparato a convivere e ad intrecciarsi in maniera molto positiva. Questo ci ha fatto crescere e ha aperto nuovi orizzonti. Il tessuto sociale canadese, così variegato, è qualcosa che ci mancherebbe molto se dovessimo lasciare il Canada».

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1 Commento

1 Commento

  1. S MARCO

    8 Gennaio 2021 at 7:57

    resta in canada a mangiare e fare mangiare cacca

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