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Un ecografo per l’ospedale di Biella donato dalla Filatura di Trivero

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Un ecografo per l’ospedale di Biella donato dalla Filatura di Trivero

Da alcuni giorni è operativo in Rianimazione un ecografo donato dalla Filatura di Trivero con sede a Gaglianico. Si tratta di una tecnologia del valore di 40 mila euro finalizzata al monitoraggio della funzionalità polmonare. Potendo contare su un dispositivo in più, la Rianimazione può così dedicare alcune tecnologie ad un utilizzo esclusivo sui pazienti affetti da covid-19 e mirate rispetto alle problematiche causate dal virus.
Sempre nei giorni scorsi sono stati inviati in ospedale due ventilatori polmonari, dono della Protezione Civile, e altri due tra venerdì e sabato scorso, collaudati dai tecnici dell’Ingegneria Clinica dell’ASLBI.

La Direzione Generale ringrazia tutti i cittadini, le aziende e le associazioni, che hanno aderito o stanno prendendo parte alla raccolta fondi tramite www.donosalute.it: circa mille le donazioni già pervenute. Sono testimonianze di solidarietà che vanno oltre il loro valore economico, in quanto gesti rivolti al bene comune del territorio biellese. In un momento di incertezza e difficoltà anche economica, in tanti hanno risposto all’appello, comprendendo che di fronte a situazioni così complesse e difficili, è prezioso e fondamentale il contributo di tutti, facendo insieme fronte comune.
L’Ingegneria Clinica dell’ASLBI e l’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella stanno lavorando intensamente e in stretta sinergia per reperire sul mercato in ordine di priorità e, grazie alle donazioni ricevute, acquistare le tecnologie necessarie.
Sono già stati ordinati: cinque letti di terapia intensiva, un sistema di monitoraggio con dieci monitor per Rianimazione, tre ventilatori polmonari ad alte prestazioni, un termociclatore ed estrattore di DNA per tampone covid-19, un defibrillatore bifasico con monitoraggio, un sistema diagnostico polmonare impedenziometrico.
Ad ogni consegna di apparecchiature o altri dispositivi, verrà data comunicazione ai donatori e alla collettività, come rendicontazione di quanto realizzato grazie al loro contributo.

“In qualunque evento di una certa importanza c’è sempre un attimo, un momento in cui prendiamo coscienza di ciò che sta per accadere, di ciò che desideriamo fare, della persona che vogliamo al nostro fianco nella vita, del nome per un bimbo che aspettiamo, di una minaccia che incombe sulla sicurezza di tutti quelli che amiamo. Così il Dottor Umberto Colageo, Responsabile Struttura Semplice di Rianimazione dell’Ospedale di Biella.
Sono convinto che si sia trattato proprio di questo genere di  PRESA DI COSCIENZA , di raggiunta CONSAPEVOLEZZA del pericolo in arrivo che ha spinto la prima di una lunga serie di famiglie e di aziende e associazioni a contattarmi  per chiedere di  cosa avessimo maggiormente bisogno il reparto di Rianimazione e i miei colleghi dell’Ospedale per prepararci  all’impatto con la preannunciata influenza da coronarovirus.
Come una famiglia di miei amici, sì evidentemente benestante ma anche con diversi figli da far crescere, che si è resa fin da subito disponibile per una donazione importante a favore della benemerita Associazione Amici dell’Ospedale di Biella.
Non era la donazione “solita” per un apparecchio innovativo sì, ma per tempi normali. Era un qualcosa che doveva contribuire alla difesa della nostra città, del nostro Paese, di tutti coloro che si chiamano uomini e che vivono in questo pezzetto di mondo.
E, da parte mia, quando un mattino di tre settimane fa ho appunto letto un messaggio in cui mi preannunciavano questa volontà di contribuire come potevano a quanto si stava preparando, ho avuto anch’io questa certezza; che questa battaglia NON la avremmo combattuta da soli ma che avremmo avuto l’appoggio di tante persone “normali”, non sanitari che riconoscevano in noi che pratichiamo questa professione il ruolo di  “difensori”  della loro famiglia, dei propri cari, dei propri figli e nipoti.
Così  è stato e se oggi abbiamo molte più armi per difenderci è perché siamo stati aiutati da persone come loro, come tutti voi.
Il minimo che possa fare è ringraziare tutti coloro che ci stanno aiutando in tutti i modi. Ci sarà poi anche un momento in cui dovremo trovare il modo di raccontarvi del COME abbiamo utilizzato i vostri soldi.
Quindi un  Grazie enorme a nome del reparto di Rianimazione che ho l’onore ancora di rappresentare, del Primario dell’intero Servizio di Anestesia e Rianimazione dott. Pissaia, dell’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella, dell’ASL tutta….ma un grazie forse ancora più grande lo rivolgiamo a tutti gli Infermieri, ai miei colleghi medici , agli OSS che materialmente scendono in campo a rischio della propria salute.
Un appello finale doveroso; per non  rendere vano il rischio che tutti coloro che avvicinano x un qualunque motivo questi pazienti corrono…. ricordatevi che È FONDAMENTALE CHE RIMANIATE TUTTI  A CASA.

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