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Stanziati dei contributi per l’acquisto di veicoli, moto e bici per i residenti in Piemonte

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Questa mattina, venerdì 25 settembre, la Giunta regionale ha approvato, su indicazione dell’Assessore all’Ambiente, e anche in risposta alle prossime limitazioni alla circolazione, la delibera con la quale vengono stanziati 1.661.725,80 euro per il rinnovo del parco auto e moto, per l’acquisto di biciclette e la sola rottamazione di veicoli inquinanti per soggetti privati. Destinatari sono i cittadini residenti in Piemonte o i dipendenti di aziende con una sede operativa in Piemonte. E’ prevista la concessione di un contributo articolato su quattro linee: 

– acquisto di veicoli per il trasporto di persone, a fronte di rottamazione di veicoli a benzina fino a Euro 3 incluso e diesel fino a Euro 5 incluso;

– acquisto di ciclomotori o motocicli a trazione elettrica per il trasporto di persone, a fronte di rottamazione fino alla categoria Euro 3;

– acquisto di velocipedi

– sostegno per la rottamazione di veicoli senza obbligo di acquisto di altro veicolo fino alla categoria a benzina o diesel fino a Euro 3 incluso.

I contributi, a fondo perduto e cumulabili con altri incentivi , per l’acquisto di auto vanno da 2.500 euro a 10.000 euro, calcolati sulla base delle emissioni; per I ciclomotori o motocicli elettrici da 2.000 a 4.000 euro. Per quanto riguarda i velocipedi i contributi vanno da 150 euro per una bicicletta a 1.000 euro per bicicletta cargo per trasporto persone a pedalata assistita. Per quanto riguarda la rottamazione senza ulteriore acquisto di altro veicolo il contributo a fondo perduto è di 250 euro.

Un bando che, sottolinea l’assessore all’Ambiente, per la prima volta si rivolge ai privati con l’obiettivo di velocizzare il rinnovo del parco veicoli piemontese per migliorare le emissioni in atmosfera e quindi la qualità dell’aria.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Romina

    27 Settembre 2020 at 7:40

    Come si possono avere informazioni più dettagliate?

  2. Edoardo

    27 Settembre 2020 at 12:40

    …un altro soluzione tampone poco risolutiva…facendo cosi non si aiutano ne aziende ne dipendenti…i parchi macchine aziendali verranno tagliati con la scusa che sono difficili da sostenere e le spese per sostenere il trasporto dei dipendenti fuori sede passeranno a carico degli stessi lavoratori con il deperimento veicolo e tutti gli oneri del caso, forse i piu fortunati otteranno un rimborso chilometrico.
    Sarebbe meglio dare incentivi ad aziende e partite iva quelli che viaggiano di piu e “inquinano” di piu, non si di certo chi fa 10km per andare in ufficio che inquina e ha bisogno di incentivi per cambiare spesso la propria auto!!!

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