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Partito Marxista Leninista Biella: “No all’inceneritore di Cavaglià”

Netta contrarietà alla realizzazione dell’opera

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Anche l’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano esprime un netto rifiuto nei confronti del progetto di realizzazione del mega inceneritore proposto dall’azienda A2A a Cavaglià. Riteniamo che tale impianto debba essere sempre chiamato “inceneritore” poiché siamo fermamente convinti che il termine “termovalorizzatore”, sebbene corretto dal punto di vista nominale, non renda pienamente l’idea dei reali danni ambientali che esso causerà all’intera provincia di Biella. Come giustamente affermano le associazioni Legambiente Biella, Movimento Valledora e SOS Santhià Obiettivo Salute che da anni si oppongono alla realizzazione dell’ecomostro, è importante sottolineare che il quantitativo di rifiuti prodotti congiuntamente dalle zone di Vercelli e Biella ammonta a 100 mila tonnellate annue, mentre l’inceneritore di Cavaglià è progettato per trattare 280 mila tonnellate. Ciò significa che sarebbe necessario importare rifiuti da altre regioni del nord Italia al fine di garantire il pieno funzionamento di questo impianto di incenerimento dei rifiuti. Condividiamo le critiche delle associazioni ambientaliste riguardo all’impatto ambientale causato dalla costruzione di una torre alta 95 metri la quale deturperebbe l’aspetto paesaggistico della zona del Basso Biellese che sta facendo tanto per diventare una meta turistica. È importante sottolineare che chiunque osservi attentamente la conformazione montuosa delle Alpi che circondano Biella può facilmente comprendere che i fumi generati dall’inceneritore rimarrebbero intrappolati sopra la provincia, creando un effetto “cappa” che inquinerebbe irrimediabilmente l’aria e danneggerebbe permanentemente l’agricoltura biellese. Per quanto ci riguarda non siamo sorpresi che la politica istituzionale biellese non manifesti apertamente il proprio dissenso ad un’opera faraonica e inquinante invece di destinare somme di denaro pubblico per estendere la raccolta differenziata dei rifiuti. Non siamo sorpresi perché nel corso degli anni abbiamo assistito a clamorosi voltafaccia dei politici locali che inizialmente scendevano in piazza con le associazioni ambientaliste promettendo di bloccare opere dannose alla salute collettiva salvo poi votare l’esatto contrario nelle sedi istituzionali. Noi marxisti-leninisti biellesi siamo convinti che solo la protesta collettiva e popolare potrà impedire la realizzazione dell’inceneritore di Cavaglià. Questo progetto è una minaccia per la salute e l’ambiente della nostra provincia. Non lasciamoci convincere da chi propone una falsa soluzione al problema dei rifiuti. Lottiamo per un mondo più giusto e sostenibile, in cui la tutela dell’ambiente e la difesa della salute delle persone siano al primo posto.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    2 Agosto 2023 at 17:51

    Patetici. Mi domando con che coraggio questa maramaglia insignificante di nostalgici della peggiore ideologia dittatoriale del Pianeta, osi aprire bocca per esprimere un qualsiasi giudizio, tenendo presente il male e il marcio che la loro ideologia ha rappresentato e rappresenta ancora in certe parti del Mondo. Il fatto che una formazione insignificante e senza alcun peso politico (per fortuna) dica “no” è veramente fondamentale. Adesso che loro hanno detto “no” vedrete che SICURAMENTE tutti faranno quello che dicono. Ribadisco il concetto: patetici.

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