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Obiettivo è riaprire le scuole con tutti i dodicenni vaccinati. Molto probabile la terza dose

le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po’ almeno nel medio periodo.

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“Penso che a vaccinare i più piccoli, i ragazzini dai 12 ai 14 anni, debbano essere i pediatri. I pediatri italiani sono pediatri di straordinaria qualità che hanno un radicamento sul territorio, un rapporto di fiducia molto importante con le famiglie”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa, su Rai3, ospite di Fabio Fazio

Domani l’Aifa darà seguito alla decisione di Ema che ha esteso la possibilità di vaccinare con Pfizer anche la fascia 12-15 anni.  Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è arrivare alla riapertura delle scuole con tutti i dodicenni vaccinati”. Il ministro spera “in autunno di potere avere, dalle rolling review dei farmaci, ulteriori buone notizie per mettere in sicurezza anche i più piccoli“.

Per Speranza “sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino, un richiamo che sarà probabilmente ‘modificato’ per coprire le varianti. Bisognerà dunque passare da una fase straordinaria ad una fase ordinaria e penso che questa nuova ordinarietà possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale“.

Sull’uso delle mascherine “non dobbiamo avere fretta, le mascherine al chiuso le dovremo tenere ancora un po’ almeno nel medio periodo. Le mascherine non sono un prezzo enorme da pagare”. “Appena gli scienziati ce lo diranno potremo toglierle all’aperto e solo dopo al chiuso. In una fase di transizione dobbiamo non avere fretta e non dobbiamo – ha concluso Speranza – vanificare gli sforzi fatti“.

 

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