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Le dodici fatiche del leghista Ercoli

Metodi un po’ “Bruschi” in casa lega di questi tempi nella scelta del futuro sindaco ma non solo

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Elezioni, vincere ma non con ogni mezzo. Piccolo vademecum di sopravvivenza in ordine sparso per le prossime amministrative di giugno a Biella.

Le dodici fatiche del leghista Ercoli. Metodi un po’ “Bruschi” in casa lega di questi tempi nella scelta del futuro sindaco ma non solo. Della gaffe del consigliere leghista Ercoli si è detto e scritto,

Le dodici fatiche del leghista Ercoli

Metodi un po’ “Bruschi” in casa lega di questi tempi nella scelta del futuro sindaco ma non solo. Della gaffe del consigliere leghista Ercoli nei confronti della candidata sindaca del PD Bruschi – assente per un momento in aula perché stava allattando – si è detto e scritto tanto in questi giorni, persino a livello nazionale quasi che Biella sia diventata punto di riferimento negativo per media e tv nazionali ogniqualvolta ci si debba confrontare sullo stato di salute in Italia di certi vecchi stereotipi ancora duri a morire.

La cara e vecchia provincia

Si sa, la cara e vecchia provincia italiana – specie la nostra sempre troppo isolata – quando sale agli onori delle cronache non sempre lo fa per un buon motivo; anzi il più delle volte accade il contrario. Lo sa bene il sindaco Corradino ai tempi della questione Segre e della mancata cittadinanza alla senatrice a vita che così tante polemiche portò nel paese e così tanta pubblicità negativa ad un intero territorio.

Per navigare in mari aperti, estesi, moderni, occorre aver viaggiato, saper navigare, anche a vista, onde evitare di doversi arenare alla prima bassa marea che si presenta. E a Biella di basse maree questa giunta e questo sindaco ne hanno dovute affrontare parecchie.

Si avvicina la resa dei conti

Il “caso “Ercoli” in casa lega nord a Biella ne è l’ennesima riprova, ma sicuramente non l’ultima: siamo, infatti, alla vigilia di una nuova – e sicuramente rumorosa – resa dei conti all’interno del partito stesso in cui la corsa alla poltrona di Sindaco non sembra così unitaria nelle scelte. S’affaccia all’orizzonte, sempre più forte, la candidatura di Barbara Greggio, già assessore al commercio e sostenuta da un’ala consistente del partito cittadino.

E che un certo mal di pancia aleggi oggi più che mai nella compagine di centrodestra ce lo dice anche la querelle tra il fratello d’Italia Zappalà e il sindaco Corradino su piazza Vittorio Veneto, in merito al tipo di isola pedonale che porterebbe disagi diffusi ai condomini della zona in materia di carico, scarico merci, e accesso alle persone. Insomma, a giudicare da queste avvisaglie – con Fratelli d’Italia che ancora non si pronuncia in materia di scelte per il candidato sindaco – tutto può davvero succedere tenendo ben presente che chi dovrà effettivamente decidere – e lo sappiamo tutti chi deciderà – non ha ancora sciolto la riserva.

Magari ci sarà una sorpresa

Un caso o una scelta ben architettata? Forse, cercando di interpretare il pensiero del decisore, varrebbe la pena aspettare ancora un po’ in modo che in casa lega volino sempre più fragorosi piatti, stracci e panni sporchi, quasi che che fossimo a Uomini e Donne anziché ad un confronto elettorale per le amministrative di un Comune come il nostro. Per poi piazzare la scelta “a sorpresa” con i candidati contendenti ancora frastornati dalla battaglia interna e tutti intenti a leccarsi le ferite dello scontro politico casalingo. Solo un’osservazione: se come dice Corradino il tema di una donna candidata è ben presente all’interno del suo partito perché non cominciare già dal 2024 a rendere concreto questo stato di cose? Donne, uomini, candidate, candidati…

La parità di genere

La parità di genere è una conquista che tutti noi dobbiamo contribuire a rafforzare, tuttavia quello che dovrà contare, sempre e dovunque, è la competenza, il valore della persona al di là del genere di ciascuno. Se questi fattori saranno alla base della scelta dei candidati, allora non dovrà scandalizzare nessuno se Biella avrà – spero più presto che mai – una sindaca capace, inclusiva, che sappia finalmente interpretare il cambiamento portando una leadership femminile tutta nuova. Come cantava Ligabue: “Le donne lo sanno che cosa ci vuole, lo sanno da sempre comunque per prime”…

Le dodici fatiche del leghista Ercoli.

Dello stesso autore leggi anche: Se Portula piange, Biella non ride

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    1 Marzo 2024 at 8:27

    E’ bene che il centrodestra questa volta scelga un candidato più presentabile e più capace. Corradino è improbabile e inadatto così come buona parte delle persone delle quali si è circondato. Imbarazzante è dir poco.

  2. Sonia ganz

    1 Marzo 2024 at 11:58

    eschi’ ??? dan te ca le’ schi ???? mel fa ad esi sempi sal giurnal ??? paroli ai na fa tanti, ma facc….dan tel riva ??? la fini’ da ciaciare’ ????? a le’ na scienziato ??? an prufesor ????

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