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Incidente in autostrada, due giovani rischiano la vita

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Se la sono vista davvero brutta, venerdì scorso, due giovani biellesi. Andrea e Anna, rispettivamente di 25 e 23 anni, mentre percorrevano l’autostrada A4 in direzione di Torino per tornare a casa dopo la settimana trascorsa a Milano.

Se la sono vista davvero brutta, venerdì scorso, due giovani biellesi. Andrea M. e Anna S., rispettivamente di 25 e 23 anni, mentre percorrevano l’ autostrada A4 in direzione di Torino per tornare a casa dopo la settimana trascorsa a Milano, sono stati coinvolti in un terribile incidente.

Che cosa è successo?
Stavamo percorrendo la corsia centrale – racconta Andrea – quando in mezzo alla carreggiata abbiamo notato la presenza di uno pneumatico di notevoli dimensioni . Nel tentativo di evitarlo ho sterzato, ma ho perso completamente il controllo della mia Lancia Ypsilon, la quale, come una pallina in un flipper, è andata a sbattere prima contro lo spartitraffico centrale, poi contro la barriera in cemento di destra e poi nuovamente a sinistra.

A quel punto che cosa è accaduto?
Con l’ultimo urto l’auto, totalmente impazzita, ha iniziato a ribaltarsi su se stessa più volte, per poi terminare la sua corsa, fortunatamente sulle quattro ruote, appoggiandosi sulla barriera di destra.

Che cosa avete provato in quegli istanti?
Non esageriamo – proseguono i due ragazzi – a dire che abbiamo visto la morte in faccia. Il tutto sarà durato poco più di una decina di secondi, ma sono sembrati istanti interminabili. Ci siamo miracolosamente salvati soltanto perchè nonostante fossero le 11 del mattino in quel tratto non stavano transitando altre auto, o peggio ancora mezzi pesanti, che altrimenti ci avrebbero travolto in pieno.

Siete riusciti subito ad uscire dall’auto o avete perso conoscenza nell’impatto?
Eravamo sotto shock ma siamo sempre rimasti coscienti – continua Anna – e quando la macchina, completamente distrutta, si è fermata, d’impulso abbiamo subito tentato di uscire dall’abitacolo. La mia portiera si apriva quindi sono scesa senza grandi difficoltà, sebbene lo spazio tra la vettura e la barriera di cemento fosse veramente strettissimo. La portiera del mio ragazzo invece era bloccata, ma dal momento che sanguinava alla testa gli ho detto di restare momentaneamente a bordo, sebbene all’interno ci fosse un gran caos, tra vetri in frantumi, airbag scoppiati e oggetti sparsi ovunque. Appena scesa mi è venuto incontro un ragazzo, molto spaventato, che, avendo assistito all’incidente, ha accostato, ci ha aiutato e ha chiamato immediatamente i soccorsi.

Che conseguenze avete avuto?
In pochi minuti sono giunti sul posto la polizia e l’ambulanza, che ci ha portato al pronto soccorso dell’ Ospedale Fornaroli di Magenta, dove ci hanno medicato e fatto gli accertamenti del caso, non prima di averci fatto notare l’eccezionale fortuna che ci ha consentito di uscire quasi illesi (io me la sono cavata con la frattura di tre vertebre e Andrea con una ferita non grave alla testa) da quella che avrebbe potuto essere una tragedia.
Vogliamo  ringraziare i volontari del 118 e del pronto soccorso di Magenta e i due agenti della polizia stradale di Novara che, tra l’altro, sono riusciti a rintracciare l’autista del tir che ha perso il copertone sulla strada subito dopo l’accaduto.

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