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Il cinema in tasca, dal Super8 al cellulare

Martedì 22 febbraio alle ore 21, a Palazzo Ferrero

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L’incontro della sera organizzato da UPBeducaUniversità Popolare Biellese sarà condotto da Maurizio Pellegrini sul tema Il cinema in tasca, dal Super8 al cellulare

L’ingresso è libero

Solo il giorno in cui ogni misero mortale potrà girare il suo film così come ogni modesto letterato può scrivere il suo romanzo si potrà dire che incomincia la storia del cinema.

Così scriveva, nel lontano 1932, il critico cinematografico Ettore Maria Margadonna, sulla rivista Comoedia, prefigurando un’epoca ancora lontana in cui il cinema sarebbe divenuto mezzo espressivo accessibile a tutti.

In quello stesso anno la Kodak, nel tentativo di diffondere la pratica del cinema presso le famiglie borghesi, metteva in commercio le prime pellicole 8mm, destinate a diventare standard privilegiato per il cinema amatoriale.

Il nuovo formato si affermerà definitivamente nel dopoguerra, con la messa in commercio di sempre più pratiche cineprese, tra cui i mitici modelli della francese Beaulieu, e sarà affiancato, nel 1965 dal più evoluto Super8.

I formati 8 e Super8 favoriscono l’affermazione in tutto il mondo del cinema di famiglia, genere considerato minore e marginale, ma che in tempi recenti ha acquistato valore come documento storico, inconsapevole ma capace di fornire informazioni su un’epoca e su una società.

Oggi la tecnologia ha reso ancora più facile la pratica del cinema. Con gli apparecchi digitali, telecamere, ipad, telefonini il cinema è uno strumento nelle tasche di tutti.

Siamo diventati tutti registi e forse si è avverata la profezia di Margadonna: ogni misero mortale può girare il suo film.

Ma è davvero l’inizio della storia del cinema?

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